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È tutto pronto ad H-Farm, l’incubatore che accoglierà la due giorni dedicata al crowdsourcing, organizzata da CrowdSourcing Week insieme a Zooppa, piattaforma italiana che è riuscita a portare l’evento per la prima volta nel paese. Il mondo dell’economia collaborativa avrà come centro, dopo Singapore e Bruxelles, la laguna veneta. Pochi paesi quanto l’Italia hanno le condizioni ideali per lo sviluppo del settore, che però ancora non marcia a pieno regime.
All’incubatore fervono i preparativi in vista dell’apertura del
Intervista a Matteo Sarzana
Quando si pensa alla co-creazione è impossibile scordarsi l’Italia. La frammentazione del lavoro, la storica creatività degli italiani, il numero altissimo di liberi professionisti e di brand, ne fanno un terreno ideale.
Sarzana, viene da pensare che la creazione collaborativa non c’entra nulla con le difficoltà del commercio elettronico, fermo al 4% delle aziende. Qual è la percentuale di penetrazione di questa modalità nell’economia del paese?
Purtroppo siamo vicini, come percentuali.
Com’è possibile? Nel suo
Sono assolutamente d’accordo che le premesse sono ottime, ma concretamente c’è ancora molto da fare. Anche per questo pensiamo che i due giorni di CrowdWeek siano molto importanti. Discutendo del modello economico si renderà più nota la sua efficacia e convenienza. Ci vogliono tempo e volontà.
Ci sono forse ostacoli di natura burocratica, come denunciato dal libro bianco di Netcomm a proposito dell’ecommerce?
Tutt’altro. Quello che forse non molti sanno è che l’Italia ha una legislazione chiara, dire quasi incentivante dal punto di vista fiscale. Il creativo paga il 25% di tasse sul compenso ed è pulito, non rientra nella dichiarazione dei redditi sull’imponibile. Meglio di così…
Il riscontro dei prossimi due giorni sarà fondamentale?
Posso già dire che è molto positivo. Ci sono speaker internazionali, i media hanno compreso l’importanza dell’argomento, ci facciamo portavoce di un mondo che è sempre meno sconosciuto e porterà credo a far incontrare le aziende coi creativi in misura sempre crescente nei prossimi anni.