Lo zaffiro è per iWatch, non per iPhone 6

Brutte notizie per chi attende un iPhone 6 con vetro e scocca in resistente cristallo di zaffiro: Apple sarebbe sì interessata all’utilizzo esteso di questo materiale, ma non per il futuro melafonino. Secondo alcuni report provenienti dall’Asia, infatti, il tanto pregiato materiale sarà invece impiegato in iWatch. Un fatto che non sorprende, perché proprio lo zaffiro è uno degli elementi di punta degli orologi di alta gamma, mai soggetto a graffi o facili rotture.

La notizia è ovviamente da prendere con le pinze, soprattutto perché l’indiscrezione proviene dalla Cina, mentre la produzione di cristalli di zaffiro avverrà degli Stati Uniti. In altre parole, viene meno quella solita vicinanza ai distretti produttivi che ha reso, nel corso degli ultimi anni, le testate asiatiche particolarmente affidabili sui piani futuri di Cupertino. Stando a quanto riportato da GforGames, Apple potrebbe rinunciare al resistente materiale per display e scocca del futuro iPhone 6, spostandone invece l’intera produzione su iWatch. La decisione non proverrebbe da difficoltà di fabbricazione, quanto di prezzo.

Proprio così: l’azienda californiana sarebbe riuscita senza troppi intoppi a creare lastre di cristallo di zaffiro delle dimensioni perfette per un melafonino, ma i costi di produzione sarebbero troppo elevati per giustificarne l’impiego, soprattutto per non far lievitare ulteriormente il già alto prezzo dello smartphone. Per iWatch, invece, il ricorso sarebbe molto vantaggioso, anche perché lo schermo è di piccole dimensioni – si parla di 1,3 pollici – e si possono utilizzare tecniche ed economie di scala già ampiamente conosciute nel mondo dell’orologeria tradizionale.

Allo stesso tempo, però, da Taiwan arriva una conferma di tenore opposto: in quel di Foxconn sarebbero stati realizzati dei prototipi di iPhone 6 dotati di display in zaffiro. Sui dispositivi di test, tuttavia, non si può fare troppo affidamento: Apple produce ogni anno centinaia di device che non vedranno mai effettivamente la luce del mercato, solo per necessità di studio interno. Non resta che attendere, di conseguenza, la prossima tornata di rumor.