Secondo i dati citati da Abbey Klaassen su AdAge, dopo il lancio dell’
YouTube, che parte da un tasso di crescita di 20 ore di video al minuto, dovrà affrontare ulteriori costi per gestire il traffico e l’archiviazione, se risulteranno confermate le
Dal punto di vista del traffico, YouTube registrerà presumibilmente un significativo incremento, il che, in prima analisi, non può che essere considerato un esito positivo. Però c’è l’altro lato della medaglia: secondo il post citato su AdAge, i video caricati da dispositivi portatili, come l’iPhone e l’iPod, non saranno appetibili né monetizzabili per chi si occupa di advertising, in quanto si tratterà per lo più di brevi riprese interessanti per chi le carica e per la sua ristretta cerchia di amici.
Tirando le somme: per YouTube si prevede la crescita dei costi per la gestione della banda e degli archivi e la crescita di video caricati non associabili direttamente ad advertising: se tutto ciò è inevitabile, saranno anche effettivamente premianti la crescita del traffico e il rafforzamento del monopolio come piattaforma per l’upload di video?