Yahoo riparte dal mobile

Al CES 2008 Yahoo raccoglie su di sè i riflettori per spiegare a utenti e investitori le proprie scelte per il futuro: il gruppo intende puntare forte sul mondo mobile perchè in esso identifica la possibilità di tornare a essere un punto di riferimento
Yahoo riparte dal mobile
Al CES 2008 Yahoo raccoglie su di sè i riflettori per spiegare a utenti e investitori le proprie scelte per il futuro: il gruppo intende puntare forte sul mondo mobile perchè in esso identifica la possibilità di tornare a essere un punto di riferimento

Yahoo coglie l’occasione del CES per riprogrammare il proprio futuro rendendo partecipi utenti ed investitori delle proprie scelte per donare nuovo lustro al gruppo. Un obiettivo sembra essere quello principale per rialzare effettivamente lo sguardo: il mondo mobile.

«L’obiettivo della nuova homepage di Yahoo per il mobile è quello di diventare il punto di partenza per Internet in mobilità»: così Marco Boerries, responsabile dei servizi per la telefonia in Yahoo, riassume il quadro generale. Boerries rimane probabilmente sul vago, ma le sue parole assumono vigore diverso nel momento in cui vengono circostanziate nel paragone con la concorrenza. Se questa è la direzione da intraprendere, Yahoo intende percorrere il percorso che l’aspetta raccogliendo dagli utenti e con gli utenti le opportunità offerte dai widget, piccole interfacce che nel mobile potrebbero offrire un valore in più portando anche sui piccoli schermi e sulle problematiche tastiere dei dispositivi telefonici tutte le informazioni che la rete produce (ivi comprese le relazioni intessute sui social networks).

Per Yahoo la sfida è di fondamentale importanza, ma la situazione di partenza è quantomeno penalizzante. Tutta la concorrenza, infatti, sembra godere di una qualche arma aggiuntiva che al gruppo di Jerry Jung ancora manca: Apple ha l’iPhone, Google si è messa al centro di Android, Microsoft fa la voce grossa con Windows Mobile. Ma è a questo punto Boerries a chiarire la posizione del gruppo: Yahoo non punta a pochi milioni di utenti (quelli delle nicchie occupate dalla concorrenza), ma alla massa, ai miliardi di utilizzatori di dispositivi per la telefonia mobile. L’obiettivo sarebbe raggiungibile proprio grazie ad un approccio “minimalista” al problema: «Noi non costruiamo telefoni. Non stiamo costruendo un altro sistema operativo. Sarebbe troppo limitativo per gli obiettivi che ci poniamo».

In occasione del CES 2008 Yahoo ha compiuto il primo importante passo estendendo il proprio accordo di partnership con Navteq (servizio di mappe di proprietà Nokia): Yahoo avrà ora accesso a 72 nazioni, ovvero all’intero pacchetto offerto dal servizio. Le mappe Navteq andranno a costituire la base di Yahoo Maps, elemento fondamentale per estendere il raggio d’azione della propria offerta software.

Se Yahoo intende raggiungere le masse, oltre ad una copertura più completa dei propri servizi necessita anche di una quanto più completa compatibilità con ogni tipo di piattaforma e di dispositivo: è questa la convinzione espressa dal cofondatore del gruppo Jerry Jung, recentemente tornato al timone, il quale non ha dubbi: Yahoo può diventare l’ombelico delle scelte degli utenti, ed assumere ruolo centrale nell’accesso al web dal mondo mobile potrebbe significare molto anche in termini di profittabilità. Il primo passo è compiuto: la beta del nuovo Yahoo Mobile è online (struttura modulare, dunque personalizzabile ed in grado di essere adeguata alle esigenze specifiche di ogni singolo utente).

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