Wink, una piattaforma unica per la smart home

Quirky annuncia il progetto Wink: è una piattaforma che permetterà di gestire tutti i dispositivi intelligenti che hanno a che fare con le smart home.
Wink, una piattaforma unica per la smart home
Quirky annuncia il progetto Wink: è una piattaforma che permetterà di gestire tutti i dispositivi intelligenti che hanno a che fare con le smart home.

Quirky e General Electric hanno unito le loro forze per dare vita al progetto Wink. Per capire di cosa si tratta è necessario prendere in considerazione come sta evolvendo l’universo legato al concetto di smart home: il numero di dispositivi realizzati per rendere autonomi alcuni processi all’interno dell’abitazione sta crescendo sempre più, ma questo può creare confusione nell’utente, che rischia di vedersi letteralmente sommerso da device, controller, telecomandi e applicazioni.

L’obiettivo di Wink è quello di semplificare la gestione di tutte (o quasi) le apparecchiature smart che si trovano all’interno delle mura domestiche, attraverso un’unica piattaforma. Per farlo è necessario siglare partnership e stringere accordi con i produttori dei dispositivi, uno step già effettuato da Quirky, con la commercializzazione dei primi prodotti compatibili marchiati Philips e Honeywell che avverrà il mese prossimo nei negozi della catena statunitense Home Depot. Tutto potrà dunque essere gestito attraverso una sola applicazione su smartphone o tablet, disponibile in download gratuito sia per Android che su iOS.

Screenshot per la versione Android dell'app Wink

Screenshot per la versione Android dell’app Wink

Tra i dispositivi supportati fin dall’inizio ci sono naturalmente quelli venduti direttamente da Quicky, come il condizionatore Aros o la presa multipla flessibile Pivot Power, così come il contenitore Egg Minder che tiene traccia delle uova in frigorifero, segnalando quando non è più consigliabile mangiarle direttamente sul display del telefono. La mente del progetto è Ben Kaufman, 27 fondatore e amministratore delegato della società (nell’immagine di apertura), che in un’intervista rilasciata sulle pagine del New York Times esprime in modo tanto chiaro quanto sintetico la sua opinione sulle smart home.

Perché le “case connesse” possano diventare una realtà diffusa, l’esperienza offerta agli utenti dev’essere semplice, veloce e accessibile.

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