/https://www.webnews.it/app/uploads/2015/10/sdk.jpg)
I
Nonostante l’impegno di Microsoft, gli sviluppatori non hanno voluto intervenire investendo per realizzare applicazione nuove o di maggiore qualità. Anzi, molte software house hanno iniziato a rimuovere le loro applicazioni dal Windows Store. Per esempio, tra le ultime recenti defezioni si menziona l’applicazione Mint che ha fatto arrabbiare moltissimo gli utenti Lumia. Mint segue alla scomparsa dallo Store di app di nomi illustri come American Airlines, Chase Bank, Bank of America, NBC, Pinterest e Kabam. Tra le motivazioni che hanno portato alla rimozione delle applicazione dalla Store lo scarso numero di utenti Windows. Comunque, quale fosse il reale motivo di queste scelte, trattasi tutti di passi indietro nella rincorsa dell’ecosistema di Windows verso gli altri sistemi operativi mobile.
Curiosamente, non sono solamente stati i produttori di terze parti a rimuovere le loro applicazioni ma anche Microsoft stessa che ha rimosso alcuni applicativi MSN e di Nokia. Inoltre, molte delle sue applicazioni di punta come Skype e Office sono oggi migliori su iOS o Android anche se va detto che con Windows 10 Mobile questo squilibrio sarà risolto. Tuttavia, al momento, la migliore esperienza d’uso dell’ecosistema dalla casa di Redmond si può trovare solamente nei dispositivi non di Microsoft.
Con l’arrivo di Windows 10 Mobile alcune importanti software house come
Dare la colpa solo agli sviluppatori non è, però giusto. Microsoft non ha, infatti mai garantito quella stabilità di sviluppo che le software house chiedevano. Tutte le app per Windows Phone 7 dovettero essere riconvertite o riscritte da zero con l’arrivo di Windows Phone 8 e con il sopraggiungere di Windows Phone 8.1 che andava finalmente a colmare molte lacune della piattaforma, Microsoft ha deciso di ricominciare nuovamente da capo con Windows 10 Mobile.
Con l’arrivo di Windows 10 Mobile finalmente dovrebbe arrivare quindi una certa stabilità operativa. Nei prossimi mesi, dunque sarà possibile verificare se la nuova piattaforma saprà fare breccia nell’interesse delle software house e degli sviluppatori.