Windows ed Explorer: indietro, lentamente

Tanto Windows quanto Internet Explorer perdono terreno. Però, nonostante tutto, il declino è molto lento. Firefox cresce, ma non stupisce. Linux è stabile. Apple ne esce vincitore, recuperando terreno tanto tra i sistemi operativi quanto tra i browser
Tanto Windows quanto Internet Explorer perdono terreno. Però, nonostante tutto, il declino è molto lento. Firefox cresce, ma non stupisce. Linux è stabile. Apple ne esce vincitore, recuperando terreno tanto tra i sistemi operativi quanto tra i browser
Windows ed Explorer: indietro, lentamente

I dati Net Application restituiscono per questo mese una realtà ambivalente per il mondo Microsoft. Da una parte c’è il passato di Windows (con particolar riferimento a Vista), con un mercato in lento e progressivo depauperamento. Dall’altra c’è il futuro di Windows (con la nuova incarnazione Windows 7), che invece dimostra come la beta abbia suscitato una insperata curiosità.

I numeri indicano una tendenza chiara: c’è una piccola parte di utenza Microsoft che, nel tempo, passa ad Apple. Windows scende dall’88.68% all’88.26%, mentre la piattaforma Mac cresce dal 9.63% al 9.93%. La soglia del 10%, insomma, è ormai all’orizzonte. Linux rimane sostanzialmente stabile, perdendo lo 0.02% e tornando allo 0.83% registrato lo scorso Novembre. Nel giro di un anno Microsoft si trova con circa 5 punti percentuali in meno: nonostante le difficoltà, insomma, la leadership sul mercato non viene messa in discussione. Al tempo stesso, però, è noto a tutti come il gruppo inizi a sentire il fiato sul collo e si trovi dunque costretto a rilanciare in modo decisivo già partendo dalla prossima release del proprio sistema operativo.

Net Application - Dati sui sistemi operativi

Interessanti, in quest’ottica, i dati relativi proprio a Windows 7. La beta ha infatti accumulato già lo 0.1% del mercato nonostante le poche settimane di vita. Windows XP è ancora la versione più diffusa, fermo ad oltre il 66%, mentre Windows Vista sembra ormai in stato comatoso +1.3% anche questo mese, confermando la crescita dei mesi precedenti, ma incapace di fare la differenza al cospetto delle pressioni provenienti dal mercato.

Tra dicembre e gennaio Internet Explorer ha perduto terreno passando dallo 68.15% al 67.55%, ma solo in minima parte tale caduta è stata determinata da una migrazione a Firefox (21.53%, +0.2% in un mese). Safari ha guadagnato poco meno dello 0.4% del mercato (8.29%), Chrome lo 0.1% (1.12%). Periodo difficile, nel contempo, per Opera: il browser ha visto arrestata la propria crescita ormai da tempo ed anche l’ultimo mese ha visto un piccolo passo indietro verso quota 0.7%.

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