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non si fonderanno, almeno per il momento. L’ennesimo stop alla
dei due gruppi per confluire in un’unica realtà arriva dal CorrierEconomia che ha messo la parola fine a questa vicenda che tra tira e molla dura da alcuni anni. Secondo il giornale, i due due operatori hanno dietro di loro due realtà aziendali solide che non avranno problemi ad affrontare le ingenti sfide del mercato della telefonia mobile.
3 Italia ha infatti dietro di se Hutchison Wampoa, un’importante gigante cinese che ha investito 13 miliardi di euro e che sta iniziando ad ottenere ottimi riscontri in Italia anche sul fronte economico. Oggi, infatti, 3 Italia può contare su oltre 10 milioni di clienti e si sta avvicinando al pareggio operativo. Inoltre, l’operatore entro il 2017 punta a crescere ancora di più per arrivare sino a 15 milioni di clienti. 3 Italia che fa parte del gruppo H3G presente anche in Austria, Irlanda e Inghilterra, si è inoltre sempre caratterizzata per le politiche tariffarie aggressive se soprattutto confrontate con quelle degli altri operatori rivali.
Wind dal canto suo ha dietro di se i russi di Vimpelcom e può contare su oltre 23 milioni di utenze, pari al 28% del mercato consumer. Sebbene l’operatore arancione presenti un alto indebitamento, la recente rinegoziazione del debito gli permetterà di respirare un po’ quest’anno, anche grazie ad un’iniezione di liquidità di Vimplecom e della vendita di una parte delle
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Tutto da verificare però se questo nuovo stop, che può sembrare definitivo, chiuda avvero ogni possibile trattativa. In passato uno stop definitivo alla fusione tra Wind e 3 Italia è arrivato molto volte e puntualmente qualche mese dopo se ne è tornato a parlare.