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Nel corso dell’
L’anima è fondamentalmente memoria. Senza memoria, non si può andare né all’Inferno, perché la dannazione consiste nel rivivere costantemente i propri peccati, né in Paradiso, perché se ci arrivassimo senza memoria la beatitudine non sarebbe che un’ipnosi senza senso.
Il Web, secondo Eco, è un dispositivo idiota perché trattiene ogni cosa e il suo contrario, senza avere la capacità di filtrare le informazioni. Inoltre, non mette niente in latenza e si basa sull’eccesso di informazione sempre presente e disponibile.
Allo stesso tempo, non esiste la certezza che i nostri supporti elettronici durino a lungo. Ad esempio, i floppy disk sono quasi del tutto scomparsi e la stessa cosa potrebbe accadere ai CD e DVD. Nessuno ci dice che i computer del futuro saranno in grado di leggerli.
Il rischio è di perdere di vista l’enciclopedia comune, ovvero l’insieme delle conoscenze relative al mondo che possiede ognuno di noi e della quale ogni volta attiva una versione parziale secondo le esigenze. Infatti, secondo Eco, il rischio è di trovarsi di fronte a
sei miliardi di enciclopedie individuali, una diversa dall’altra, in cui le nozioni condivise sono perdute.
Nel mirino c’è quindi la conoscenza condivisa tipica di
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