Wikipedia in sciopero, la rete oggi si mobilita contro SOPA

Wikipedia in sciopero, la rete oggi si mobilita contro SOPA

Oggi è il giorno in cui la rete ha deciso di scioperare contro l’approvazione di

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, la legge contro la pirateria informatica che il Congresso Americano andrà a discutere nei prossimi giorni. Proposta di legge che se messa in atto nella sua forma originale andrebbe a limitare pesantemente la libertà su internet. Proprio per questo oggi, colossi del Web come Wikipedia, Google, Aamazon e tanti altri nomi noti, attueranno precise forme di protesta. Wikipedia per esempio entrerà in sciopero per 24 ore.

Recandosi nella home page inglese dell’enciclopedia, verremo reindirizzati a una pagina nera in cui viene proclamato lo sciopero contro SOPA e le sue motivazioni che sono meglio esplicitate nell’home page di Wikipedia Italia, anche se quest’ultima non effettuerà nessuno sciopero:

Wikipedia in lingua italiana approva ed esprime solidarietà verso la protesta dei colleghi della Wikipedia in lingua inglese contro lo Stop online Piracy Act e il PROTECT IP Act. Tali proposte di legge, se approvate dal Congresso degli Stati Uniti, limiterebbero la libertà del Web e la sopravvivenza stessa di Wikipedia.

Protesta esemplare quella di Wikipedia che teme per il suo futuro in quanto se

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venisse approvata, la sua sopravvivenza verrebbe messa in discussione. Gli altri big della rete oggi non arriveranno a tanto ma inseriranno comunque nelle loro home page un avviso sul perché SOPA non può essere approvata.

Insomma oggi tutto il Web si mobilita contro questa legge bavaglio.

I motivi del perché "no" a SOPA gli abbiamo enunciati molte volte in passato. Questa legge in sintesi permetterebbe al Dipartimento di Giustizia Americano di intervenire immediatamente con un’ordinanza giudiziaria contro quei siti Internet accusati o semplicemente sospettati di violare la normativa sul copyright e/o di facilitare la diffusione di contenuti protetti dal diritto d’autore, anche solo con semplici link diretti ai contenuti sotto accusa.

I siti in questioni verrebbero immediatamente chiusi e i proprietari avrebbero solo 5 giorni di tempo per un eventuale reclamo. Appare dunque evidente come portali come Wikipedia, Google e molti altri risulterebbero a forte rischio se SOPA venisse approvata con queste regole.

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