Wikimedia Foundation in partnership con Orange

Una interessante partnership è stata firmata tra la Wikimedia Foundation ed il gruppo Orange. Tra le parti un accordo triennale che porterà i contenuti Wikipedia sui portali (web e mobile) del provider nel pieno rispetto della community dell'enciclopedia
Wikimedia Foundation in partnership con Orange
Una interessante partnership è stata firmata tra la Wikimedia Foundation ed il gruppo Orange. Tra le parti un accordo triennale che porterà i contenuti Wikipedia sui portali (web e mobile) del provider nel pieno rispetto della community dell'enciclopedia

«Siamo lieti di annunciare che la Wikimedia Foundation ha firmato una partnership strategica con Orange. Orange è uno dei maggiori provider al mondo, e con questo accordo iniziamo ad integrare i contenuti di Wikipedia con i loro canali web e mobile»: l’ufficializzazione giunge dal blog della Wikimedia Foundation e la firma è di Kul Wadhwa, Business Development della fondazione.

Trattasi del primo accordo di questo tipo e, oltre a configurare una nuova forte espressione per i contenuti della nota enciclopedia online, il tutto potrebbe dar vita anche un nuovo strumento di sussistenza per l’organizzazione che ne regge economicamente (e non solo) le sorti. Nessun riferimento all’aspetto economico è comunque stato finora ufficializzato (sebbene vi sia un debito cenno al fondamentale ruolo del fundraising), mentre le varie comunicazioni sottolineano in modo particolare le virtù della comunione di intenti tra i due brand.

Orange mette sul piatto 175 milioni di utenti tra Regno Unito, Polonia, Spagna e Francia. Wikipedia, da parte sua, mette in ballo l’intera propria enciclopedia creata grazie alla collaborazione dei molti volontari che hanno partecipato alla scrittura delle varie voci. In riferimento ed in rispetto del valore della community, il messaggio rassicurante di Wadhwa è chiaro: «ho negoziato con Orange a lungo, e sono stato ben impressionato dalla loro dedizione alla mission della Fondazione rappresentata dalla volontà di diffondere gratuitamente la conoscenza. Loro apprezzano l’importanza della nostra community in tutto ciò che fa, accettano il punto di vista neutrale e hanno crescente interesse nei confronti della tecnologia open source. La Fondazione è sempre interessata alle partnership che capiscono la nostra cultura e ci aiutano ad espandere la propria missione, ed Orange è un partner ideale per noi.

Informazioni più specifiche sulla partnership sono descritte nell’apposita FAQ, ove è anzitutto spiegato come la partnership strategica avrà durata di tre anni, metterà i contenuti di Wikipedia a disposizione dei portali web e mobile di Orange e prevede inoltre una serie di altri progetti sviluppati in co-branding. Ulteriori precisazioni sono inoltre relative alla eventuale monetizzazione dell’accordo, aspetto che potrebbe toccare corde su cui la community è molto sensibile. A tal fine si nega anzitutto che Wikimedia possa pensare ad introdurre forme di advertising sulle proprie pagine, sebbene eventuali partner siano liberi di pubblicare i contenuti monetizzando a piacimento. Macworld spinge oltre l’interpretazione delle informazioni nelle FAQ parlando di “revenue sharing”, concetto che però non viene mai direttamente affrontato dalle comunicazioni ufficiali.

Tra le precisazioni fornite, inoltre, v’è il fatto che Orange avrebbe potuto far propri i contenuti senza autorizzazione alcuna, ma la partnership va oltre e pertanto si è deciso di darne chiara comunicazione al fine di rendere evidenti ed ufficiali (e trasparenti) i rapporti tra le parti. L’accordo non è considerato esclusivo, anche se è evidente il forte apprezzamento per il modo in cui Orange ha voluto assecondare le necessità di una Fondazione che, basando le proprie regole su di una dinamica priva di profitto e piena di libertà, mal si adegua alle normali regole di mercato.

Le ultime precisazioni, non a caso, sono relative a monetizzazione e libertà: Wikimedia non intende cambiare la propria vocazione, e segue piuttosto l’obiettivo di una quanto più ampia e completa diffusione dei propri contenuti con partnership differenti; inoltre ogni contenuto passato a Orange sarà ancora una volta disponibile con licenza Creative Commons così che il passaparola non si arresti nell’approdo al portale del gruppo alleato.

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