WiFighters

WiFighters

Chi ha respirato in qualche modo l’atmosfera che circonda il mondo del wifi ha avvertito quella speciale aria frizzante che circonda le imprese dei pionieri. Il wifi non è una cosa pionieristica né tantomeno improvvisata, ma la magia dell’antenna che porta la banda larga ha un suo innegabile fascino ancora oggi. Per questo il titolo “WiFighters” per un blog che tratta di Wifi (soprattutto ad un certo livello) è una scelta davvero felice.

Wifighters è il nuovo blog di Wi-Next, azienda torinese di cui già ci si era occupati a suo tempo parlando di reti mesh e reti cittadine. Il concetto portato avanti è semplice: per coprire alcune zone, soprattutto quelle rurali, è inutile spendere in grossi apparati centrali, ma è più logico creare vere e proprie reti distribuite che interconnettano tutti i client in un complesso organico di diversa concezione.

Sul blog fin da subito una serie di spunti molto interessanti. Ne colgo uno su tutti (a firma di Nicola De Carne), a semplice titolo esemplificativo, riguardante la bontà o meno delle reti cittadine di cui tanto si è parlato soprattutto oltre oceano:

L’ultimo caso è quello dell’operatore Metro-Fi in California che dal 2002 ha scelto come modello di business la copertura di vaste aree in città come Illinois, Portland, San Francisco Bay Area, ecc. e la fornitura di connettività gratuita ai cittadini del luogo.

In questi giorni la compagnia ha annunciato la chiusura progressiva delle reti in alcune di queste città avvisando i cittadini di prepararsi allo shutdown della rete nei prossimi giorni.

Questa scelta non è tanto maturata in seguito allo scarso utilizzo della rete ma soprattutto per l’incapacità della compagnia di trovare un modello di business che consenta di ricavare revenues.

In realtà compagnie come questa non si preoccupano di trovare un modello di ricavi dalle reti wireless metropolitane perchè in realtà il loro modello di business si basa sulla speranza, tipica della vecchia new economy, che poi qualcun altro si compri le reti togliendoli dall’impiccio e consentendogli di fare le valigie per andare a vivere di rendita alle Bahamas.

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