
Il 2013 non è di certo avaro in termini di titoli open world: pochi giorni fa il debutto di GTA 5 e tra un paio di mesi quello di Watch Dogs. Due produzioni molto diverse per quanto riguarda protagonisti, trama e ambientazione, ma uniti da uno stile di gameplay che presenta alcuni punti di contatto. La libertà offerta nell’esplorare gli scenari, vero e proprio marchio di fabbrica della serie Rockstar Games, non mancherà infatti nemmeno all’interno del titolo Ubisoft.
Il publisher francese è già intervenuto la scorsa settimana sull’argomento, lanciando una sorta di provocazione: “Due mesi bastano per vedere Los Santos, venite a visitare Chicago il 21 novembre”. Il riferimento è ovviamente alla mappa, visto che nel gioco è proposta una versione alternativa della città dell’Illinois. Oggi si torna a parlarne, grazie all’intervista rilasciata dal direttore creativo Jonathan Morin sulle pagine di Eurogamer. Il succo del discorso è: “le dimensioni contano, ma è più importante la densità”.
Un aspetto di Watch Dogs che voglio mettere in luce riguarda la densità, ancor prima della vastità. La città è grande, ma una caratteristica spesso tenuta poco in considerazione dai titoli è la densità. In Watch Dogs è possibile restare fermi ed analizzare i passanti per dieci minuti: starete giocando, ma senza muovervi. Penso che questo sia ancora più importante che ampliare le dimensioni della mappa. Non voglio che lo spazio diventi solamente una strada da percorrere tra A e B. Il nostro mondo è grande, ma ancora prima “denso”.
La differenza nell’estensione della mappa vista in Grand Theft Auto 5 con quella di Watch Dogs è giustificata anche da un diverso approccio agli spostamenti. Nel titolo di Ubisoft non ci saranno velivoli o altri mezzi veloci da prendere per viaggiare in poco tempo da un punto all’altro della città.
Il mondo di GTA 5 è immenso, ma ci si può volare, con mezzi pensati per questo scopo. Non servono jet se non si ha uno spazio per utilizzarli. Noi offriamo un’incredibile densità.
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