È stato respinto il ricorso di Vodafone al Tribunale di Mumbai, presentato contro la richiesta del pagamento di 2 miliari di dollari di tasse, riguardante l’acquisto di una partecipazione in Hutchison Essar.
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Nel mese di agosto 2007 il Dipartimento delle tasse Indiano aveva citato Vodafone per una presunta passività fiscale di appunto 2 mld di dollari, ma nel mese di novembre Andrew Halford, Chief Financial Officer di Vodafone, rispondeva all’accusa dicendo che la richiesta indiana era priva di fondamento
A quanto pare, invece, il dipartimento fiscale indiano ha avuto ragione, riuscendo a dimostrare che la maggior parte delle attività della società erano svolte in India e quindi soggette al pagamento in loco delle tasse sui guadagni.
La Corte ha concesso a Vodafone otto settimane, tempo durante le quali avrà modo di ripresentare appello alla Corte Suprema.
Dinesk Kanabar, direttore esecutivo di Pricewater house Coopers e advisor di Vodafone ha dichiarato:
"Non sappiamo perché il Tribunale abbia respinto il ricorso, ma abbiamo chiesto una sospensione, in modo da poter fare appello alla Corte Suprema".