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Non pochi utenti nel corso delle ultime settimane hanno subito un tentativo di truffa da parte di ignoti di provenienza russa che si mascheravano con il logo della Guardia di Finanza. «Attenzione: lei ha frequentato siti pornografici, di pornografia minorile, zoofilia. Nel tuo computer sono stati trovati videofile contenenti la pornografia, elementi di violenza e la pornografia minorile». Il risultato? Computer bloccato e la richiesta truffaldina di 100 euro per avere nuovamente accesso al proprio PC e "rimettersi in regola con la legge". Non bisogna però assolutamente pagare.
In un italiano non proprio corretto, viene dunque proposta l’ennesima
A primo acchitto, il messaggio che compare sullo schermo con tanto di logo della Guardi di Finanzia può far paura, ma si tratta del più classico dei casi di phishing, ovvero una vera e propria
si tratta di un’attività illegale che sfrutta una tecnica di ingegneria sociale: attraverso l’invio casuale di messaggi di posta elettronica che imitano la grafica di siti bancari o postali, un malintenzionato cerca di ottenere dalle vittime la password di accesso al conto corrente, le password che autorizzano i pagamenti oppure il numero della carta di credito. Tale truffa può essere realizzata anche mediante contatti telefonici.
Per debellare il malware, bisogna avviare il proprio computer in modalità provvisoria, successivamente cliccare su Start, "Tutti i programmi", "Esecuzione automatica" e cancellare il file.exe del virus identificato in una lunga serie di numeri che iniziano con lo zero. Al riavvio normale del PC, bisogna effettuare una scansione di sicurezza con un antivirus e un antimalware.