In questi ultimi tempi si parla tanto di video marketing e advertising e di come sfruttare Youtube e i video virali per fare promozione alle aziende e ai prodotti.
Francesca qualche giorno fa parlava appunto dell’
Fra i blogger americani c’è
A grandi linee: mantenere i pre-roll molto corti. Testare e monitorare le reazioni dei visitatori, soprattutto della blogosfera. Cercare attinenza con il video e magari che la visione valga la pena di sorbirsi lo spot.
Qualche giorno fa, sul
Now some of your favorite YouTube members, including LisaNova, renetto, HappySlip, smosh, and valsartdiary, will begin to participate in the same revenue sharing and promotional opportunities that are available to YouTube’s other partners. These include thousands of mid-sized to large content creators who range from video game companies to universities to production houses. (…)
Participating user-partners will be treated as other content partners and will have the ability to control the monetization of the videos they create. Once they’ve selected a video to be monetized, we’ll place advertising adjacent to their content so participating user-partners can reap the rewards from their work.
Che sia terminata la parte ludica del caricare e inoltrare video? Quando riceveremo un video o la segnalazione di un video da parte di qualcuno, ci verrà il dubbio di far parte di una strategia di viral marketing studiata a tavolino?
Anche quando dovessimo assistere a una parodia o a un uso inconsueto di un prodotto, ci verrà il sospetto che la cosa sia stata progettata?
E prima o poi ci capiterà che il video che ci sta facendo sbellicare dalle risate, si interrompa sul più bello per i consigli per gli acquisti?