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Nella giornata di ieri, la Commissione Europea non si è solamente occupata dell’
Il progetto Quaero coinvolge 23 società, guidate dal colosso francese Thomson, consorziate in un unico soggetto da tempo in attesa dei primi finanziamenti per avviare le fasi di ricerca. Grazie al
Il via libera della Commissione Europea non era scontato: l’istituzione è tradizionalmente molto rigida nei confronti dei finanziamenti pubblici statali che coinvolgono società private. Nel comunicato diramato dall’ente europeo, il commissario Neelie Kroes giustifica la decisione della Commissione: «L’obiettivo del progetto Quaero è quello di migliorare le tecnologie chiave per la gestione dei contenuti digitali multimediali. Crediamo che il programma possa apportare un contributo positivo alla ricerca europea, superando le eventuali distorsioni nella concorrenza causate dall’aiuto economico».
Il progetto di Quaero prevede lo sviluppo di un motore di ricerca dedicato principalmente ai contenuti multimediali della Rete. La società Thomson avrà dunque l’opportunità di sviluppare e implementare un nuovo protocollo per la trasmissione di prodotti audiovisivi online, sulla scia delle tecnologie Ip-TV e dei portali per il video on-demand. Nonostante gli ambiziosi obiettivi, i detrattori vedono in Quaero un eccesso di nazionalismo e l’assenza di un progetto di ampio respiro in grado di competere realmente con i giganti del Web statunitensi. La fase operativa del programma francese confermerà o fugherà i tanti dubbi sul nuovo motore di ricerca.