Vendevano anabolizzanti su MySpace

Vendevano stereoidi che assemblavano a partire da materiale grezzo acquistato dalla Cina. Per limitare la disponibilità di tali commerci per i più giovani, si pensa ora a misure restrittive da applicare ai social networks
Vendevano stereoidi che assemblavano a partire da materiale grezzo acquistato dalla Cina. Per limitare la disponibilità di tali commerci per i più giovani, si pensa ora a misure restrittive da applicare ai social networks
Vendevano anabolizzanti su MySpace

Nel contesto di una vasta operazione di polizia sono stati arrestati dalle autorità statunitensi quattro uomini colpevoli di aver venduto sostanze anabolizzanti, steroidi e ormoni della crescita attraverso internet.

Secondo le indagini, la procedura era quella per cui i quattro uomini acquistavano le sostanze grezze dalla Cina e poi componevano da soli il prodotto finale per rivenderlo in rete. La novità è però nel fatto che il centro della vendita era MySpace, il social network di Rupert Murdoch, luogo ove è possibile incontrare facilmente clienti appartenenti alle fasce d’età interessate. Si crea come una rete parallela, più piccola, strutturata e tagliata per età, nazionalità e gusti, un pubblico più facile da raggiungere e colpire.

I responsabili (Edwin F. Porter, Matthew J. Peltz, Tyler J. Lunn, e Walter T. Corey) sono stati messi sotto processo e alcuni al momento si sono dichiarati non colpevoli delle malefatte di cui sono accusati.

Tra i possibili rimedi subito proposti c’è quello di implementare nei social networks i controlli anagrafici, cosa già messa al vaglio più volte per monitorare e limitare la circolazione di materiale pornografico o di altro tipo, e che riguardo gli anabolizzanti potrebbe avere la doppia funzione di escludere i minori da un simile commercio e fare da deterrente per le altre categorie di utenti: «per metterla in maniera brutale, se un venditore di steroidi sa che la sua identità può essere controllata e la sua età verificata, è molto meno propenso ad usare un social network» ha

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Richrad Blumenthal, rappresentante dello stato del Connecticut al New York Times.

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