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Emergono nuovi dettagli su "Vault 7”, il caso reso noto da Wikileaks sulle procedure di controllo e monitoraggio che la CIA, l’agenzia investigativa statunitense, avrebbe perpetrato a livello internazionale nel corso degli ultimi anni. Sebbene i principali produttori di device e sistemi operativi abbiano
Secondo quanto reso noto da
In particolare, così come MacRumors e Repubblica sottolineano, emerge l’esistenza di un "Sonic Screwdriver”, un "cacciavite sonico" in grado di superare le più comuni barriere all’accesso di un Mac, quali le password software e firmware. Sfruttando un dispositivo esterno, sembra si sia potuto entrare in un Mac all’avvio, anche senza immettere le credenziali d’accesso del proprietario. Per raggiungere questo scopo, si sarebbe fatto ricorso a un adattatore da ThunderBolt a Ethernet opportunamente modificato, inserito nel Mac target prima del boot del sistema operativo.
Oltre al "Sonic Screwdriver", i documenti evidenziano anche l’esistenza di "DarkSeaSkies”, un sistema in grado di penetrare nel firmware dei MacBook per sopravvivere alla formattazione del disco e alla nuova installazione del sistema operativo. Pare che un approccio simile possa essere possibile anche con iPhone, tramite l’analoga procedura "NightSkies”.
La documentazione fornita farebbe riferimento a tecniche impiegate negli scorsi anni, con alcuni riferimenti fino al 2016, e prevede il possesso fisico del dispositivo preso di mira, così come facile comprendere. Non è ben chiaro come l’agenzia statunitense possa aver ottenuto la disponibilità fisica di questi device, ma