Mentre in Italia si discute ancora sulla
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proposta dall’AGCOM, in America si procede verso una strada diversa ma simile per colpire la
pirateria online. Grazie a un’intesa tra i maggiori provider e le case discografiche sarà da oggi possibile punire concretamente tutti coloro che verranno sorpresi a condividere materiale protetto da
copyright. Questo accordo prevede che un organo terzo, non ancora ben specificato, dovrà tenere sotto controllo i network P2P, rilevare gli illeciti e consegnare gli indirizzi IP sospettati di azioni illecite ai rispettivi provider americani.
Chi a questo punto si aspetta sanzioni pesanti si sbaglia, perché le azioni di repressione saranno decisamente soft anche se fastidiose. Chi verrà sorpreso a condividere materiale coperto da copyright riceverà una sorta di cartellino giallo con l’invito a non condividere più materiale protetto da diritto d’autore.
Al quinto cartellino giallo scatterà la vera e propria sanzione cioè una taglio netto alla banda disponibile dell’utente.
Tuttavia questo accordo non è privo di dubbi e lacune. Per esempio anche per i meno smaliziati è possibile utilizzare semplici strumenti per mascherare il proprio IP. Inoltre l’attenzione al controllo sulla pirateria sarà incentrato sui network P2P, ma nulla verrà fatto per i siti di condivisione file come Rapidshare, Megaupload…
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