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Il presidente della Federal Communications Commission, Ajit Pai, ha pubblicamente dichiarato guerra al modello di neutralità della Rete faticosamente adottato e difeso ai tempi di Obama. Lo ha fatto con un discorso che è già considerato propedeutico al voto del Congresso che di fatto chiuderà la vicenda, riportando la regolamentazione della banda larga nelle mani dell’autorità.
Gli Usa, dopo il voto politico che ha
Tanto più si regola, tanto meno si investe. Un investimento ridotto significa che meno americani avranno accesso a Internet ad alta velocità, che meno americani avranno posti di lavoro, e significa meno concorrenza per i consumatori.
The FCC is seeking comment on steps to remove regulatory barriers to broadband at all levels of govt: https://t.co/5AyYOVjF9T #OpenMtgFCC
— The FCC (@FCC) April 26, 2017
È in tutto e per tutto il punto di vista dell’amministrazione Trump, che su questo tema va a incidere sui nuovi player che fondano il proprio business sulla disponibilità di contenuti in connettività (come
Promettono di non fare nulla di disgustoso, ma non c’è niente nel testo della legge che impedisca loro di disaggregare i dati e di venderli in pacchetti come la TV via cavo.
Pesante quello del padre del WWW, Tim Berners-Lee, che ha ricordato la natura neutrale della Rete.
Web creator Sir Tim Berners-Lee issues a statement on the FCC and net neutrality pic.twitter.com/qN66zDPfom
— Mathew Ingram (@mathewi) April 26, 2017
Finora, Google e Netflix, i protagonisti più citati sulla neutralità della rete, non hanno parlato individualmente della proposta della FCC, ma tutti sanno che l’opinione maggioritaria è che le regole di neutralità sulla banda larga e sulla rete dovrebbero rimanere intatte. Tramite la Internet Association è stato pubblicato un