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Oramai è chiaro che siamo di fronte a un vero fuggi fuggi. Dopo Filesonic che ha inibito ai suoi utenti la possibilità di condividere in rete i propri file, ora è il turno di
Filesonic e Uploaded.to sono solo i primi casi di quella che si teme sia una lunga serie di "ristrutturazioni" forzate che potrebbero stravolgere il mondo del file sharing su internet.
Accanto alle giuste preoccupazioni di chi vede in queste azioni un attentato alla libertà della rete, c’è anche chi professa tranquillità. Tra questi citiamo Rapidshare, uno dei più famosi portali di file hosting del Web con sede in Svizzera, che sottolinea come il business del file hosting sia del tutto legale e che comunque dispone di un team apposito che verifica minuziosamente l’eventuale presenza di materiale protetto da copyright.
Insomma per Rapidshare una maggiore trasparenza del servizio e un controllo adeguato su cosa caricano gli utenti sono la via maestra per lavorare serenamente in questo delicato settore.
Tuttavia anche Filesonic disponeva di un team dedicato per la verifica della legalità dei file caricati, ma questo non è bastato a impedire la chiusura del servizio di condivisione…