Una stampante 3D per la Stazione Spaziale

Made in Space ha costruito una stampante 3D in grado di funzionare a gravità zero: nel mese di agosto sarà portata sulla Stazione Spaziale Internazionale.
Una stampante 3D per la Stazione Spaziale
Made in Space ha costruito una stampante 3D in grado di funzionare a gravità zero: nel mese di agosto sarà portata sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Semaforo verde dalla NASA per portare una speciale stampante 3D sulla Stazione Spaziale Internazionale. Il dispositivo, realizzato da Made in Space, è in grado di lavorare a gravità zero e sarà portato in orbita nel mese di agosto. La sua realizzazione ha richiesto quasi un anno e l’impiego permetterà agli astronauti di produrre in modo del tutto autonomo alcune componenti da utilizzare a bordo, anziché richiederle e attendere che vengano “spedite" dalla Terra.

Anni di ricerca e sviluppo ci hanno insegnato che l’impiego di una tecnologia simile in quasi totale assenza di gravità presenta numerosi problemi. Ora abbiamo trovato una soluzione ottimale e siamo pronti per una grande svolta: la possibilità di produrre gli oggetti direttamente nello spazio costituirà un grande passo in avanti per la ricerca e l’esplorazione lontano dalla Terra.

Queste le parole di Michael Snyder, ingegnere e direttore del reparto R&D di Made in Space. Come la maggior parte dei modelli in commercio, il funzionamento della stampante si basa sul processo di produzione additiva: l’oggetto viene creato depositato uno strato di materiale sopra l’altro, procedendo per sezioni trasversali.

L’intenzione è quella di creare un locale all’interno della ISS chiamato Additive Manufacturing Facility, dove il personale di bordo potrà recarsi all’occorrenza e dar vita in pochi minuti a ciò di cui necessita. Non si tratta però di una tecnologia destinata esclusivamente allo spazio: il produttore ha dichiarato l’intenzione di realizzarne unità destinate anche a ricercatori, aziende o a chiunque voglia acquistarle. Nessuna informazione, per il momento, in merito al prezzo.

La procedura di approvazione a cui la stampante 3D è stata sottoposta dalla NASA è costituita da severi test sulla resistenza alle vibrazioni e sull’interferenza elettromagnetica. I materiali impiegati per la costruzione devono poi essere compatibili con gli standard richiesti per poter entrare a far parte della strumentazione della ISS. Il lancio, inizialmente previsto con la missione CRS-5 di SpaceX a fine novembre, è stato anticipato con la CRS-4 di agosto.

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