Un manager come premio

A Milano un contest promosso dalla Camera di commercio: 11 startup hanno vinto un voucher per potersi permettere un manager over 45.
Un manager come premio
A Milano un contest promosso dalla Camera di commercio: 11 startup hanno vinto un voucher per potersi permettere un manager over 45.

Ieri a Palazzo Giureconsulti a Milano 23 startup si sono confrontate dando vita a un contest originale: volevano guadagnarsi la possibilità di attivare una collaborazione con un manager qualificato usufruendo di un voucher. Organizzato dalla Provincia di Milano e dalla Camera di Commercio, questo Venture Contest ha quindi messo in palio non del denaro e basta, ma delle competenze.

Dopo i saluti introduttivi delle istituzioni, e prima della moderazione di Emil Abirascid nelle conclusioni finali, le startup hanno avuto 7 minuti ciscuna per mettersi in vetrina: 4 minuti di pitch, 2 minuti per rispondere alle domande della giuria e un minuto per la votazione, gestita a sua volta da un’altra startup: Veespo. Sono 11 le startup a cui sono stati assegnati i punteggi più alti, provenienti da un po’ tutti i settori: il web, l’hardware, l’e-commerce, la chimica.

Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano e Paolo Giovanni Del Nero, assessore allo Sviluppo economico, formazione e lavoro della Provincia di Milano, hanno sottolineato lo spirito dell’iniziativa: sostenere le piccole imprese innovative senza dimenticare il valore dell’esperienza, nell’ottica di un incontro fra generazioni diverse di innovatori.

Ecco le 11 startup che si sono guadagnate un voucher di 7.500 euro, che potrà essere usato per inserire in azienda un manager con esperienza.

  • D-Orbit: La startup di Luca Rossettini (esperienza alla NASA) si occupa di spazzatura spaziale. Il cosiddetto debris rappresenta un costo enorme per le tecnologie satellitari, che ricade anche sui consumatori. Il loro progetto è un congegno installato sul satellite che prenda il comando quando l’orbita è fuori controllo o il satellite ormai inservibile e lo mandi in orbite più lontane oppure ne gestisca il ritorno sulla Terra dove si frantumerà.
  • Kook Sharing: Un’altra startup tutta italiana che ha già fatto molto parlare di sé. I founder Valeria Baggia e Claudio Garosci hanno ideato un format dove l’abitazione, il ristorante, lo spazio condiviso e privato, sono modulabili a seconda dell’esigenza del cliente. In questo modo la startup ha inventato l’affitto di una casa con cuochi annessi e altri servizi, ma in un ambiente familiare.
  • Sia Aerospace: Questa società, con sede a Milano, si occupa di airbag molto speciali, per velivoli, in particolare elicotteri. Fondata nel 2012, ha già più di 15 dipendenti.
  • Kingfischer Polymers: Anch’essa fondata nel 2012, la startup si occupa di polimeri plastici non derivanti dal petrolio o riciclati. I suoi prodotti hanno una infinità di applicazioni, sempre nell’ottica del maggior rispetto per l’ambiente.
  • Vin. Ci: la società di occupa della vendita di profumi, prodotti cosmetici e per l’igiene della persona, integratori alimentari, articoli di bigiotteria, tutto online; fornisce e-commerce alle piattaforme e agli store specializzati. La sede è in corso Garibaldi a Milano.
  • Proxentia: La startup fondata da Matteo Salina e Fabio Giavazzi, nasce nei laboratori della Bicocca di Milano e si basa su una intuizione fulminante: trasformare uno smartphone in un laboratorio di analisi low cost. Basta inserire un prodotto in una provetta con dei reagenti, usare la potente fotocamera con flash dello smartphone e si è in grado di stabilire l’eventuale tossività di un alimento.
  • C3Click: Una ricerca in appena 3 click di mouse per trovare il corso giusto. La startup ha ideato una piattaforma nella quale domanda e offerta di corsi di formazione, recupero, lezioni private, si incontrano nel modo più semplice e trasparente.
  • Next Italy: La società milanese si occupa di scuola guida online, con una novità: la tecnologia 3D, per video istruttivi per i giovani che vogliono conseguire la patente.
  • B Tan: La società ha pensato a prodotti abbronzanti spray realizzati secondo una tecnica bio americana. Si distingue però per alcune innovazioni tecniche per l’integrazine con e-commerce e un franchising italiano.
  • Kalpa: La startup nata a Sesto San Giovanni è una giovane azienda di consulenza e progettazione di software embedded, firmware e sistemi ad alto contenuto tecnologico.
  • Milano Music Consulting: Due ragazze under 30 molto intraprendenti, Camilla Pagani e Valentina Stucchi, con una grande passione per la musica e molte competenze, sul terreno, nella organizzazione di eventi, hanno creato una società di consulenza che progetta e tematizza musica di tutti i generi specificamente per agenzie eventi, aziende, comuni e privati.

Un contest soddisfacente

Emil Abirascid di StartupBusiness ha partecipato al contest, osservando e valutando le startup partecipanti, e il suo giudizio è positivo per una serie di ragioni:

Innanzitutto la varietà degli ambiti, con startup davvero molto diverse fra di loro, anche se qualcuno – come capita spesso in questi eventi – era meno startup di altre. La giuria era di ottimo livello, e soprattutto mi è piaciuta la mentalità degli organizzatori: ormai Camera di Commercio e Milano sono persuarsi che per rilanciare il paese bisogna investire nelle giovani imprese innovative più che nella vecchia industria. Un segnale incoraggiante in più, oltre alla buona qualità generale? Quattro delle startup vincitrici sono fondate da donne.

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