Un Ip unico per ogni utente la mossa per battere il terrorismo?

Un Ip unico per ogni utente la mossa per battere il terrorismo?

Da un po’ di tempo a questa parte, la politica sembra occuparsi di più della forza che può avere Internet e della sua sicurezza in materia internazionale.

A lanciare un’idea o forse meglio una provocazione ci pensa il Ministro Maroni che suggerisce che ad ogni utente venga conferito un IP unico da utilizzare ad ogni collegamento.

L’idea nascerebbe dal concetto molto semplice che in questo modo sarebbe più facile tracciare l’attività della rete in caso di indagini per fatti illeciti.

Teoricamente la cosa non fa una grinza, però ci sono parecchi problemi da affrontare, sia tecnici che legati al diritto della privacy.


Dal punto di vista tecnico è difficile poter attribuire sempre il medesimo IP ad ogni utente in quanto ogni provider possiede una sua classe IP ben distinta e quindi a questo punto l’attribuzione classica degli indirizzi in rete verrebbe totalmente stravolta. Una strada dunque praticamente impossibile.

Ma la cosa più grave è il rischio di violazione della privacy che si avrebbe con una cosa del genere.

Sarebbe dunque possibile in questo modo tracciare tutta la nostra attività su Internet, controllarci ed essere a costante rischio di attacchi dall’esterno.

Insomma l’idea non appare troppo valida anche se probabilmente un qualcosa va fatto per rendere più sicura la rete.

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