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Uno spettro aleggia sul Web italiano? Forse no, ma a distanza di alcuni giorni dal suo lancio ufficiale,
Il sistema ha già dato ottimi risultati in Gran Bretagna, spingendo gli investitori del portale a varcare prima l’oceano giungendo negli USA e poi la Manica per giungere in Italia. Grazie al suo sistema di smistamento e gestione dei soldi investiti dagli utenti, Zopa fornisce un buon paracadute nei casi di insolvenza e degli inconvenienti che si possono presentare in un settore delicato come quello del prestito.
Nonostante sia attivo già da qualche mese nella sua formula a inviti, Zopa non è ancora molto conosciuto dal popolo del Web italico. Basta consultare qualche forum online o il sempre presente
Luca C sposta il dibattito sulla tassazione imposta dallo Stato italiano sui guadagni derivati dai prestiti finanziari, che non consentirebbero agli utenti di Zopa Italia i medesimi e incoraggianti introiti ottenuti dai prestatori britannici: "Avevo chiesto anche io un parere un paio di mesi fa ma nessuno sapeva nulla. Quello che ti posso dire è che il progetto, dopo che i datori hanno conferito la prima liquidità, è partito ufficialmente il 16 gennaio scorso, e cioè da quella data anche i prenditori hanno potuto iniziare a fare le loro offerte. Certo che fra spese varie e tassazione (non alla fonte!) mi sa che il rendimento è ben lontano dal 7% medio registrato negli ultimi anni da Zopa in UK come dicono sul sito, visto anche che là il livello dei tassi è ben diverso che nell’area Euro".
Per guadagnare qualche soldo online con investimenti anche minimi, voi ve la sentireste di prestare del denaro su Zopa? Su quali dati basate il vostro scetticismo o il vostro ottimismo? Rompete gli indugi e fatemi sapere…