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In seguito al
[!] Ci sono problemi con l'autore. Controllare il mapping sull'Author Manager
, molti utenti hanno espresso disappunto per le
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cui la pur attesissima funzionalità
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è sottoposta. A differenza dello streaming audio, presto disponibile su qualunque app, per il video le cose sono messe diversamente. Poiché la tecnologia è protetta da API private,
nessuno all’infuori di Apple può abilitarla sui software di terze parti. A meno che non si ricorra ad un hack chiamato
AirVideoEnabler.
Erica Sadun ci ha provato in
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, compreso un infruttuoso colloquio con gli addetti alle pubbliche relazione di Cupertino, ma alla fine ha dovuto rinunciare: le API che permettono lo
streaming del video dai dispositivi IOS
sono e restano chiuse, vale a dire non accessibili agli altri sviluppatori. E così, con un po’ di fantasia e tanto sano "reverse engeneering", la comunità hacker è riuscita a scovare i framework che vi sottendono.
Da lì a poco, in tempi davvero record, lo sviluppatore Zone-MR ha messo su un pacchetto software gratuitamente scaricabile da Cydia che consente appunto lo streaming audio/video da qualunque app di sistema compreso Safari. Ovviamente, la soluzione proposta è ancora tutta in divenire e il flusso può essere convogliato soltanto verso un Apple TV, ma il software appare sufficientemente stabile, e questo è già qualcosa.
Purtroppo, per avvantaggiarsi di AirVideoEnabler è necessario aver effettuato prima il
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del proprio dispositivo. Il problema è che, almeno allo stato attuale, lo sblocco funziona in modo permanente
solo su iPhone 3G e iPhone 3GS: gli utenti dell’ultima incarnazione del melafonino sono per ora costretti ad un
jailbreak di tipo tethered, cioè debbono collegare l’iPhone al computer ad ogni riavvio.
In attesa che gli hack vengano affinati, l’impressione come sempre è che la comunità sia particolarmente florida laddove Apple crea paletti e limitazioni indesiderate, vuoi per innestare divario tra i prodotti, vuoi per convincere l’utenza che è giunta l’ora di acquistarne uno nuovo. Insomma, allo stato attuale e nell’incarnazione voluta da Cupertino, AirPlay appare poco più che una scorciatoia, e questo è un gran peccato. Le potenzialità della tecnologia, infatti, sono molto più rivoluzionarie del semplice streaming dei contenuti acquistati su iTunes Store.
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