Un futuro florido per i tablet ARM

Il dominio dell'architettura ARM nel mondo tablet continuerà a restare solido nei prossimi anni: solo nel 2013 x86 rappresenterà una minaccia.
Un futuro florido per i tablet ARM
Il dominio dell'architettura ARM nel mondo tablet continuerà a restare solido nei prossimi anni: solo nel 2013 x86 rappresenterà una minaccia.

Il mercato dei tablet continua ad evolversi, seppur con Apple sempre più in cima alla classifica mondiale. Il successo del gruppo di Cupertino si ripercuote inevitabilmente sulle statistiche relative ai componenti hardware utilizzati in tali dispositivi: statistiche che, a quanto pare, sorridono e continueranno a farlo per lungo tempo all’architettura di microprocessori ARM.

Secondo alcune analisi, infatti, sembrerebbe che entro la fine dell’anno il numero di tablet con a bordo CPU ARM dovrebbe salire a quota 59,9 milioni di unità, con un incremento del 211% rispetto allo scorso anno. Fino al 2013, poi, non dovrebbe esserci alcuna particolare minaccia per la soluzione scelta da Apple e numerosi altri produttori di tavolette: soltanto in quell’anno, in base alle proiezioni, l’architettura x86 potrebbe iniziare a prender piede con decisione anche in tale contesto, andando oltre il mondo laptop e desktop per abbracciare un nuovo segmento del mercato mobile.

Un segmento che secondo le stime potrebbe toccare quota 330 milioni di unità vendute all’anno entro il 2017, confermando di fatto il trend positivo per il mondo dei tablet, sempre più in rivalità con computer portatili e smartphone. Il tutto è favorito poi dall’ingresso sulla scena di nuovi nomi in grado di rappresentare nuove forze nella lotta alla mela, Amazon in primis: il colosso delle vendite online potrebbe rappresentare infatti una fondamentale spalla per Android nella battaglia contro iOS, sistema operativo in assoluto più diffuso sui tablet di tutto il mondo.

Ad essere minacciato non è poi il solo comparto dei computer portatili, bensì anche quello dei telefoni cellulari: nel 2013 il numero di tablet in grado di effettuare telefonate potrebbe rappresentare infatti il 10% del totale, il 25% nel 2017. Quella lanciata da Apple e raccolta al volo da moltissime altre aziende, dunque, è una vera e propria rivoluzione che, sebbene sia in atto già da due anni, potrebbe continuare a cambiare le carte in tavola nell’elettronica di consumo, sovvertendo paradigmi finora ritenuti inaffondabili.

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