Twitter: stop agli inserzionisti third party

Twitter: stop agli inserzionisti third party

Niente più messaggi di inserzionisti esterni nel flusso di post sulle pagine

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. È questa la nuova direttiva annunciata dal social network sul
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e che presto diverrà parte integrante dei termini del servizio a cui dovranno sottostare tutti gli sviluppatori.

Società illustri come Twad.ly, 140 Proof o Ad.ly, fa giustamente notare

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, rischieranno così il tracollo, vedendosi privare di uno dei canali più proficui per la pubblicazione dei propri annunci.

Discutendo in merito al futuro di Twitter, ci concentriamo sui meccanismi attraverso i quali è per noi possibile dare vita a una piattaforma di valore duraturo.

I tre fattori chiave che abbiamo individuato per raggiungere tale obiettivo sono lo sviluppo di un’architettura estendibile, la pubblicazione di API per sfruttare al meglio le funzionalità del servizio e la certezza di poter garantire una valida esperienza di utilizzo.

Si apre in questo modo il lungo intervento nel quale vengono affrontate tematiche come quelle che riguardano il mantenimento dell’ecosistema Twitter e la promozione di innovazioni. In sintesi, l’intenzione è quella di continuare a fornire un servizio di qualità, salvaguardare gli utenti dal sempre maggiore volume di tweet pubblicitari legati a brand, aziende o personaggi famosi, spesso non desiderati, ma soprattutto fare proprio un modello di business oggi sfruttato da terzi.

Una mossa discutibile forse, ma che con tutta probabilità si è resa necessaria per garantire un più solido futuro a una realtà in costante crescita e il cui potenziale in termini di rientro monetario sembra farsi di giorno in giorno sempre più consistente. Bisognerà però in un secondo momento verificare come Twitter saprà gestire le proprie inserzioni: chiudere la porta a società esterne in nome della salvaguardia della user experience può sembrare una nobile operazione, ma a patto che si prosegua poi su questa strada.

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