Twitter specchio dell'umore degli italiani

BlogMeter ha analizzato i cinguettii pubblicati su Twitter dagli italiani, nel periodo tra il 4 aprile e il 18 giugno: ecco i dati ottenuti dalla ricerca.
BlogMeter ha analizzato i cinguettii pubblicati su Twitter dagli italiani, nel periodo tra il 4 aprile e il 18 giugno: ecco i dati ottenuti dalla ricerca.
Twitter specchio dell'umore degli italiani

Un cinguettio lungo soltanto 140 caratteri, pubblicato su Twitter: una ricerca inedita racconta e spiega il contenuto dei tweet italiani, e i dati emersi grazie al lavoro della società BlogMeter sono sorprendenti. Gli abitanti del Bel Paese sono emotivi e lo tweettano: disgusto, rabbia, paura, ad esempio, sono le emozioni trasmesse a seguito della bomba a Brindisi e del terremoto in Emilia.

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, insomma, rappresenta un vero e proprio specchio dell’umore degli internauti. Ed è questo l’argomento principale dell’incontro “State of the Net” di oggi, tenutosi a Trieste. Lo studio di BlogMeter – azienda che si occupa dell’ascolto dei

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– ha analizzato per la prima volta 31,5 milioni di tweet, dal 3 aprile al 18 giugno, e oggi all’incontro non s’è parlato d’altro.

È stato l’analista Vincenzo Cosenza ad esporre i dati, dai quali è emerso che il 28% dei tweet contiene un link, il 23% contiene un hashtag, il 18% è un retweet e il 5% invece è un tweet geolocalizzato, che contiene cioè il riferimento al luogo da cui si twitta.

Ma Cosenza non ha parlato solo di dati quantitativi. Grazie a un software di analisi semantica, BlogMeter ha potuto studiare anche l’evoluzione e il cambiamento delle emozioni degli utenti su Twitter. Il risultato? Un terzo dei messaggi twittati contiene un’espressione emotiva, soprattutto in occasione di eventi particolari – come l’esplosione a Brindisi o il

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, capitati nel periodo preso in esame. L’esperto spiega:

«Se in una giornata-tipo le emozioni positive e negative tendono ad equivalersi, in occasione di eventi particolari emergono dei picchi».

Dall’analisi sono emersi anche altri dati. Particolarmente curiosa è la fascia oraria che vede più tweet delle altre: dalle diciannove alle ventuno arriva la massima concentrazione di messaggi. Il lunedì è il giorno più social della settimana, mentre nel weekend sembrerebbe che l’utenza si riposi e twitti meno.

Inoltre, la ricerca seguita da

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si è concentrata anche sulle parole più digitate sui motori di ricerca nel periodo preso in esame. “Imu” è la parola più cercata nei primi mesi del 2012, con picchi di aumento del 5.000%. Seguono “Terremoto” (+300%), “Twitter” (+100%) e “Amazon” (+100%). Poi “Facebook”, “YouTube”, la propria casella mail, “Google”, il meteo e giochi.

Per gli incontri, Facebook resta il luogo online preferito, e la distanza che lo separa da Twitter e LinkedIn la dice lunga. A livello nazionale, si stimano 40 milioni di utenti della Rete, 28 milioni quelli realmente attivi al mese, con un aumento del 7,6% rispetto al 2011. Tra questi, sono in maggioranza gli uomini (7.587.000), mentre le donne ammonterebbero a circa 6.211.000, e l’età più rappresentata è quella compresa fra i 25 e i 34 anni.

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