
A distanza di circa due mesi dalla
Nonostante nella pagina di autorizzazione di ogni applicazione venga specificato come queste non possano accedere ai propri dati privati, dunque, nella pratica ciò non viene rispettato. Eventuali sviluppatori alla ricerca di informazioni riservate appartenenti all’utenza Twitter potrebbero dunque aver agito in piena libertà, sfruttando quello che all’apparenza ha tutta l’aria di essere un bug nel sistema di autorizzazione del servizio di microblogging.
Al fine di dimostrare la propria tesi Coljin ha inoltre realizzato una piccola
Le informazioni in questo caso vengono esclusivamente mostrate in modalità di sola lettura all’utente che decide di provare l’applicazione, senza che il relativo sviluppatore possa estrarle in alcun modo. Allo stesso modo è tuttavia possibile agire in maniera impropria, al fine di sottrarre informazioni personali in maniera illecita.