Nel mese di febbraio l’annuncio ufficiale: i post condivisi su Twitter saranno mostrati in tempo reale nelle pagine dei risultati di Google, grazie alla partnership siglata fra due delle più importanti realtà dell’universo online. Una collaborazione proficua per entrambe le parti in gioco. Da un lato la piattaforma di microblogging vedrà incrementare il traffico proveniente da bigG, dall’altro il gruppo di Mountain View avrà accesso immediato al database di tweet scritti e pubblicati dagli utenti.
Anche chi naviga trarrà vantaggio dall’iniziativa. Si pensi ad esempio a chi cerca notizie relative ad un fatto di cronaca: oltre agli articoli diffusi dalle redazioni di quotidiani e magazine sarà possibile consultare direttamente nelle SERP gli update provenienti da chi si trova sul posto, vicino all’avvenimento. Una stretta di mano, quella tra le due aziende, che presenta dunque grandi potenzialità per quanto riguarda il giornalismo partecipativo. Il lettore sarà spinto ad informarsi non solo attraverso il punto di vista offerto dalla stampa tradizionale, ma anche affidandosi a chi vive un fatto in prima persona, riportandolo senza alcun filtro o condizionamento.
In questi giorni sta prendendo il via una prima fase di test, che interessa inizialmente solo i dispositivi mobile e una ristretta cerchia di argomenti, come conferma un portavoce di Google sulle pagine del sito Search Engine Land.
Come menzionato nella conferenza di Twitter sui risultati finanziari in gennaio, abbiamo siglato una partnership per portare i loro contenuti in tempo reale nelle ricerche Google. Abbiamo iniziato con alcuni piccoli esperimenti su mobile, ma al momento non abbiamo altro da annunciare.
Non è dato a sapere quando la partnership diverrà attiva a pieno regime, ma la scorsa settimana Dick Costolo (CEO di Twitter) ha parlato di un rollout a livello globale entro fine maggio. L’indicizzazione dei tweet non è certo una pratica inedita: Bing e Yahoo lo fanno già da tempo, ma quando ad occuparsene è Google non si può che guardare all’iniziativa con maggiore interesse, in quanto il volume di ricerche effettuate ogni giorno sul motore di bigG è notevolmente più elevato. Va comunque ricordato che già nel 2009 e nel 2011 le due realtà avevano messo in campo collaborazioni di questo tipo, decadute poi per decisione di Ali Rowghani, ex COO del social network.