
Toyota ha interrotto i test dei suoi veicoli a
Il Toyota Research Institute, il braccio della Silicon Valley della casa automobilistica, sta conducendo test su strada dell’ultima versione dei suoi veicoli a guida autonoma in California e Michigan dall’inizio dell’anno. Toyota ha anche discusso con Uber sulla possibilità di acquistare dalla società di trasporti il suo software dedicato alla guida autonoma, questo prima che avvenisse il tragico incidente. Toyota, comunque, non ha voluto in alcun modo speculare sulla causa dell’incidente o su ciò che potrebbe significare per l’industria della guida autonoma in futuro.
Altre case automobilistiche con legami con Uber, come Mercedes-Benz e Volvo, hanno finora rifiutato di commentare l’incidente o la loro partnership con la compagnia di trasporti.
Quanto accaduto, comunque, lascerà il segno di un settore in grande fermento ma che forse sta correndo un po’ troppo. Ci sono dozzine di test sui veicoli a guida autonoma attualmente in corso nel solo territorio americano e sebbene la tecnologia stia facendo passi in avanti molto rapidi è probabilmente arrivato il momento di soffermarsi un attimo per ragionare meglio sull’evoluzione di queste piattaforme. I costruttori che stanno facendo a gare su chi debutterà per primo nel settore delle auto automatiche probabilmente sono chiamati ad un impegno maggiore per migliorare una tecnologia affascinante ma ancora molto acerba e non priva di rischi. Dall’altra parte, i legislatori dovranno ragionare con maggiore attenzione sulle norme che dovranno emanare per rendere sicura la guida autonoma.