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La maggioranza dei palmari è priva di una tastiera hardware integrata e chi ha la necessità di inserire testi piuttosto lunghi può eventualmente utilizzare
Un’alternativa può essere quella di dotarsi di un programma per la simulazione di una
Di cosa si tratta? Di una combinazione tra il riconoscimento predittivo del testo inserito e del rilevamento del movimento del dito. In questo modo la scrittura dovrebbe risultare più veloce.
Da dove deriva il termine T+? Il layout è simile a quello QWERTY, visualizzando però una struttura formata da due lettere ed un simbolo, a ricordare proprio la forma di una "T". Il movimento del dito o dello stilo nelle quattro direzioni ricorda poi quello di un "+".
A giudicare dal video di presentazione, sembra proprio che si possa incrementare notevolmente la produttività, anche se occorre notare la mancanza del supporto della lingua italiana.
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