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TIM punta a voler realizzare la sua rete ad alte prestazioni in fibra ottica da
, senza la necessità di passare attraverso i bandi di Infratel. Un obiettivo importante ed un chiaro guanto di sfida ad
. Per raggiungere questo traguardo, TIM dovrà creare una società partecipata, la cui maggioranza sarà detenuta da un socio finanziario, che sarà scelto prossimamente. Parte di questo piano è anche il recente accordo con A2a per portare la fibra ottica (Fiber o The Home) sin dentro le case dei clienti.
L’azienda elettrica, dunque, collaborerà con TIM per portare la fibra sin dentro le case nelle città di Milano e di Brescia. Del resto il piano di Cattaneo, CEO di Telecom Italia, era chiaro e cioè di trovare partner industriali per aiutare l’operatore a portare la fibra dagli armadi di zona sin dentro le case. Grazie a quella nuova alleanza, TIM riuscirà a raggiungere 100 mila abitazioni dislocate su 7 mila edifici. L’accordo avrà una durata di 15 anni e non sarà esclusivo. La rete in fibra ottica che A2a realizzerà potrà essere affittata anche a soggetti terzi. TIM, molto presto, dunque, potrà offrire
sino a 1Gbps ad un più ampio numero di utenti.
In parallelo continua l’accordo anche con Fastweb per accelerare i lavori di copertura in 29 città italiane. Per quanto riguarda la ricerca del partner finanziario, l’advisor Rothschild starebbe sondando diverse possibili scelte. A questi partner sarebbe ceduto il controllo della rete in fibra ottica realizzata nelle così dette “aree bianche”, quelle a fallimento di mercato, zone in cui TIM si impegnerebbe ad affittare la rete per offrire connettività.
In questo modo TIM riuscirebbe ad accelerare i suoi piani di espansione senza appesantire il suo debito.