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Si parla molto in Rete dell’indiscrezione emersa nelle ultime ore sulla possibile
«Non sono amici di Apple e non hanno a cuore il migliore interesse per l’azienda»: così scrive Forbes, nel sottolineare come le indiscrezioni su un rimpiazzo a Cook provengano da ambienti lontani da Cupertino e, con tutta probabilità, nemmeno riflettano le volontà della Mela stessa. Senza troppi rimorsi, la testata pubblica anche i nomi dei possibili responsabili.
Si parte da Doug Kass, un esperto di fondi e investimenti spesso sulle frequenze di CNBC. Forbes ne parla come un individuo ostile alla Mela Morsicata, tanto da «twittare un rumor sul possibile annuncio di un dividendo: gli stock sono saliti, ha venduto le sue azioni a profitto e poi ha twittato sostenendo l’indiscrezione fosse infondata, passando il resto della giornata a scagliare insulti ai suoi detrattori». È proprio Doug Kass a pubblicare su Twitter la speculazione sul rimpiazzo del
Non vi sarebbe, però, solo Kass nella lista dei responsabili individuata da Forbes. Oltre all’analista – divenuto famoso per aver pubblicato un libro critico su Apple per coincidenza il giorno prima dell’inizio del calo delle azioni in borsa – vi sarebbe anche Rob Enderle, un collaboratore di Dell, Microsoft e HP, colpevole di aver scritto "The Impossible Task Of Fixing Apple". E infine Forbes rivolge l’accusa anche a se stessa per aver dato adito a questi rumor, a seguito delle bacchettate ricevute da MacWorld, che ha definito questi due giorni di indiscrezioni come «un accanito spettacolo clownesco di collaboratori anti-Apple».
Insomma, lo scenario tratteggiato non lascia molti dubbi sulla fondatezza di certe dichiarazioni: