Tim Cook: nessuno spazio per l'hate speech

Tim Cook si schiera contro l'hate speech in Rete, promettendo controlli mirati su tutte le piattaforme appartenenti ad Apple: ecco i dettagli.
Tim Cook: nessuno spazio per l'hate speech
Tim Cook si schiera contro l'hate speech in Rete, promettendo controlli mirati su tutte le piattaforme appartenenti ad Apple: ecco i dettagli.

Tim Cook si schiera contro l’odio online, promettendo un controllo mirato per evitare che comportamenti lesivi possano apparire sulle piattaforme appartenenti ad Apple. È quanto lo stesso CEO ha dichiarato ritirando il Courage Against Hate Award, al Now Summit on Anti-Semitism and Hate della Anti-Defamation League.

Il CEO di Cupertino ha spiegato come l’odio in Rete sia uno dei principali problemi di questa era e, proprio per questa ragione, Apple è schierata in prima linea per evitarne la diffusione. In particolare, Tim Cook ha fatto riferimento alla recente rimozione dei contenuti Infowars su App Store e affini, così come la rimozione di brani su Apple Music con testi riferibili ai suprematisti bianchi.

Abbiamo un solo messaggio per coloro che cercano di spingere l’odio, la divisione e la violenza. Non avrete spazio sulle nostre piattaforme. Questa non è la vostra casa. […] La tecnologia dovrebbe essere focalizzata sull’uomo. Dovrebbe basarsi sull’ottimismo. E crediamo che il futuro debba appartenere a coloro che usano la tecnologia per costruire un mondo migliore, più inclusivo e ricco di speranza.

Il leader dell’azienda di Cupertino ha spiegato come, sin dagli albori, Apple abbia sviluppato i propri prodotti con al centro l’uomo. Una visione che, secondo il CEO, ha fatto del rispetto verso tutti un caposaldo, una filosofia non negoziabile. Cook, inoltre, ha sottolineato come il focus dell’azienda sia quello di produrre dispositivi che non rappresentino una sopraffazione per l’uomo, bensì dei device che possano aiutare l’uomo a rendere più facili e immediati i compiti quotidiani, liberare la creatività e molto altro ancora.

Sul fronte dell’hate speech, va anche detto come il controllo per Apple sia probabilmente più semplice e immediato rispetto ad altre piattaforme: il gruppo di Cupertino non dispone di un social network in senso stretto, con milioni di commenti ogni giorno provenienti da ogni parte del mondo, bensì controlla preventivamente i contenuti che possono apparire sui suoi servizi, come App Store, iTunes Store, Apple Music e molti altri ancora.

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