Tesla, 100 giorni per dare energia all'Australia

Elon Musk promette di risolvere in 100 giorni i problemi di energia dell'Australia Meridionale; in caso contrario regalerà l'infrastruttura al paese.
Tesla, 100 giorni per dare energia all'Australia
Elon Musk promette di risolvere in 100 giorni i problemi di energia dell'Australia Meridionale; in caso contrario regalerà l'infrastruttura al paese.

Elon Musk ha promesso di risolvere i problemi di approvvigionamento energetico dello stato dell’Australia Meridionale impegnandosi a realizzare un enorme battery storage farm da ben 100 MW e che se non riuscirà a realizzarlo entro 100 giorni lo consegnerà gratuitamente al paese. Il CEO di Tesla ha fatto questa promessa su Twitter, rispondendo al CEO di Atlassian e miliardario australiano Mike Cannon-Brookes. Queste dichiarazioni arrivano dopo alcuni annunci similari portati vanti da Lyndon Rive, vice-presidente di Tesla per i prodotti energetici, che aveva sottolineato come l’azienda avrebbe potuto impegnarsi a risolvere i problemi energetici dell’Australia Meridionale realizzando una battery storage farm da 100/300 MW.

Elon Musk ha, così, lanciato questa scommessa garantendo che Tesla riuscirà a realizzare questa struttura di stoccaggio di energia nel giro di 100 giorni dalla firma del contratto. Da parte sua, Cannon-Brookes ha richiesto sette giorni di tempo per risolvere la questione politico economica del progetto, ed ha chiesto al CEO di Tesla di mandargli un preventivo approssimativo per una battery storage farm da 100 MW. Elon Musk ha risposto molta rapidamente a questo quesito specificando che i costi si attesterebbero sui 250 dollari per KW per una piattaforma da 100 MW.

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Supponendo che si arrivi davvero ad un accordo, Tesla avrebbe tutte le possibilità di vincere questa scommessa. La società, l’anno scorso, ha costruito un impianto simile da 80MW in California in appena 90 giorni. Lo stato australiano ha sofferto di molti black-out nel corso degli ultimi sei mesi, con il più recente all’inizio di febbraio, nel corso di un’ondata di caldo che ha fatto impennare i consumi energetici.

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Trattasi di un problema che da tecnico è diventato anche politico con il Governo australiano che punta il dito sulla mancanza di fonti rinnovabili per coprire la richiesta energetica. Il Governo, infatti, sta puntando sul ritorno all’utilizzo del più inquinante carbone fossile per creare energia ma l’impianto di Tesla potrebbe dare nuova forza all’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili realizzando un’enorme “banca” dell’energia a cui le aziende elettriche potrebbero ricorrere quando le richieste energetiche superassero la capacità della rete.

Tesla ed Elon Musk, comunque, non sono nuove ad iniziative così particolari. Tesla, infatti, ha scelto Kauai, l’isola geologicamente più antica delle Hawaii, come banco di prova per dimostrare la validità delle proprie tecnologie dedicate alla produzione di energia pulita dal sole e al suo stoccaggio all’interno dei sistemi di accumulo.

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