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Se da un lato Yahoo non sembra intenzionata a cedere alle avance portate avanti da Microsoft, dall’altro si moltiplicano i malumori per il protrarsi delle trattative. Nell’analizzare le implicazioni che la fusione tra le due società porterebbe, diviene significativo l’esempio di Tellme, piccola compagnia dedita alla ricerca vocale e acquisita da Microsoft nel 2007 per
Secondo ciò che viene
Tellme è quindi riuscita a mantenere intatta la propria identità e il proprio DNA anche dopo il matrimonio con Microsoft. «Eravamo un tantino scettici quando Microsoft ci ha acquisiti, ma sembrano tenere veramente in considerazione il nostro talento e il DNA della nostra compagnia», afferma soddisfatto McCue. Naturalmente Tellme e Yahoo sono differenti per estensione e l’entità dell’offerta non è certamente paragonabile; tuttavia, l’esempio riportato da McCue suona come una rassicurazione.
McCue prevede un colloquio tra Ballmer e Jerry Yang prima dei termini della tempistica intesa tra le parti: «un imprenditore veramente grande deve in definitiva seguire il percorso migliore per gli impiegati e gli azionisti e la propria visione», ha dichiarato McCue; «confido che Jerry terrà in considerazione questi tre aspetti quando prenderà la sua decisione finale».