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Telecom Italia "parla" adesso francese. Finisce infatti oggi l’avventura degli spagnoli di Telefonica come azionisti di punta del gruppo di telecomunicazioni italiano. Nella giornata di oggi, Vivendi ha approvato l’operazione di cessione della filiale brasiliana Gvt al gruppo di telecomunicazioni spagnolo. Vivendi otterrà così da questa operazione il 5,7% di Telecom Italia pari al’8,3% dei diritti di voto diventando così uno degli maggiori azionisti del gruppo. Telefonica oggi detiene il 14,8% delle azioni ma il 6,5% è stato congelato a seguito dell’emissione di un bond convertibile da 750 milioni.
A Telefonica, una volta perfezionata l’operazione, rimarranno solo le briciole visto che entro la metà del 2015 si troverà a detenere una partecipazione pari solamente al 2,6%, senza diritti di voto. L’avventura di
Da rilevare anche un’altro aspetto importante, Vincent Bolloré, il finanziere francese dietro a Vivendi è anche il secondo azionista di Mediobanca, con il 7,45% (e l’autorizzazione a salire all’8%) ed è presente nel capitale di Generali. Telecom Italia diventa dunque sempre di più una public company, con Marco Fossati (azionista con il 5% dei titoli) e Vivendi i principali azionisti. Nei prossimi mesi, infatti, dovrebbero uscire dall’azionariato anche i soci storici Mediobanca (con l’1,64% del capitale), Generali (4,32%) e Intesa Sanpaolo (1,64%).
L’uscita di scena di Telefonica e l’entrata di Vivendi potrebbero rivoluzionare i futuri piani operativi di Telecom Italia. Vivendi è una media company francese che in Italia potrebbe puntare alla distribuzione di contenuti digitali sfruttando i servizi in fibra ottica. Il finanziere ha avviato contatti con la famiglia Berlusconi per valutare un investimento, attraverso Canal Plus, in Mediaset Premium dopo che la stessa Telefonica ha rilevato l’11%.
Telecom Italia dal canto suo, ha già stretto un