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Agli artisti a stelle e strisce YouTube non piace. E, per ribadirlo, i principali rappresentanti dello star system statunitense hanno deciso di riunirsi in una sorta di collettivo, per richiedere al Congresso una pronta riforma del Digital Millennium Copyright Act. Sono ben 180 i cantanti e i musicisti che hanno deciso di firmare un appello formale, pubblicato questa settimana su quotidiani come Politico, The Hill and Roll Call. Il nodo della questione, la possibilità da parte degli utenti di caricare materiale protetto da copyright sulla piattaforma di videosharing, sebbene Google provveda solitamente con una certa solerzia alla loro rimozione.
Non manca Taylor Swift, la paladina dei diritti online dei musicisti con le sue battaglie prima contro
Secondo quanto affermato dai firmatari, il Digital Millennium Copyright Act permetterebbe ad alcune società, YouTube in testa, di approfittare illecitamente dei proventi derivanti dal copyright altrui. La legge, infatti, prevede che le piattaforme non siano responsabili dei caricamenti illegali effettuati dagli utenti, purché provvedano quando possibile alla loro rimozione. Un fatto che avrebbe lasciato alle società una larga possibilità d’azione, secondo gli artisti, con alti guadagni dal momento dello stesso caricamento a quello dell’effettiva eliminazione. E mentre i profitti di queste compagnie salgono a dismisura, dicono i firmatari, i proventi per i musicisti "continuano a diminuire".
La legge esistente minaccia la possibilità degli autori e degli artisti di sopravvivere dalla creazione di musica. Gli aspiranti creatori non dovrebbero decidere tra fare musica o guadagnarsi da vivere.
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La protesta sembra associarsi alle dichiarazioni rilasciate in tal senso da