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La cupola del movimento open source si sta riunendo in questioni giorni nella sede neutra di Mountain View, presso gli stabilimenti di Google, per discutere l’approccio da tenere nei confronti del software Microsoft. La crescente popolarità e il successo (anche in termini commerciali) che il software libero sta ricevendo infatti cominciano a rendere necessario l’affrontare il tema delle relazioni con la altre case di software.
Microsoft e l’open source sono le due facce commerciali della distribuzione di software: la prima vende i programmi e offre gratuitamente gli update e il servizio di supporto clienti, mentre il secondo offre gratuitamente i programmi (pubblicandone anche le specifiche tecniche in modo che ognuno li possa modificare) e trae profitto dal supporto tecnico e dalla vendita degli add-on. Non sono mancati specialmente nell’ultimo periodo
È Microsoft a sostenere che il software Linux violerebbe almeno
Un problema tra i tanti dei quali si dovrà discutere nella prima riunione della Linux Foundation, organismo nato nel 2007 dalla fusione dell’Open Source Development Labs e del Free Standards Group, è quello di arrivare ad una sintesi delle molte diverse distribuzioni di Linux. Il sistema operativo del pinguino infatti conosce 360 diverse varianti, un fenomeno che da una parte favorisce il pensiero libero e l’innovazione ma dall’altra disperde le energie degli sviluppatori: «in molti di questi progetti si respira proprio il fatto che ci sia un "noi" ed un "loro", quelli che sono nel progetto e quelli che ne sono fuori» ha detto Mark Shttlesworth, fondatore di Ubuntu, una delle distribuzioni più popolari.