Negli studi di Abbey Road con la realtà virtuale

Un viaggio all'interno delle sale londinesi dove band come Beatles e Pink Floyd hanno registrato alcuni degli album più importanti nella storia del rock.
Negli studi di Abbey Road con la realtà virtuale
Un viaggio all'interno delle sale londinesi dove band come Beatles e Pink Floyd hanno registrato alcuni degli album più importanti nella storia del rock.

Inaugurati dalla EMI all’inizio degli anni ’30 nell’omonima strada londinese, gli Abbey Road Studios sono il luogo in cui hanno preso vita alcune delle pietre miliari della storia del rock. Dai Beatles ai Pink Floyd, passando per Queen, Police, Deep Purple e U2, sono centinaia gli artisti e le band che hanno inciso le loro opere tra le mura degli studi nel quartiere di St John’s Wood.

Oggi è possibile visitarli senza doversi recare di persona nella capitale inglese, da un punto di osservazione privilegiato, in soggettiva, grazie a quanto offerto dalla realtà virtuale. Il team Creative Lab di Google ha infatti lanciato sulla piattaforma Play Store un’applicazione Android gratuita chiamata Inside Abbey Road – Cardboard, che permette di visitare l’interno delle sale di registrazione. Indossando il visore Cardboard è possibile spostare la visuale semplicemente ruotando la testa, con la possibilità di fissare lo sguardo su alcuni particolari punti d’interesse (indicati con apposite icone) per ottenere informazioni aggiuntive e conoscere interessanti curiosità.

Gli studi di Abbey Roads osservati con il visore Cardboard per la realtà virtuale

Gli studi di Abbey Roads osservati con il visore Cardboard per la realtà virtuale

Il tour in realtà virtuale è accompagnato dalla voce di Giles Martin, figlio di George Martin, storico produttore dei Fab Four scomparso nelle scorse settimane. Al termine della visita è poi possibile passeggiare liberamente tra le sale, visitando la Mirrored Drum Room dello studio 3 (visibile qui sotto) dove gli specchi che circondano l’intero ambiente aiutando a migliorare il suono della batteria, le Mastering Suites dove si apportano gli ultimi ritocchi alle incisioni e lo Studio 1 in cui si riunisce la London Symphony Orchestra. Un’occasione imperdibile per gli amanti della buona musica e un’ennesima dimostrazione delle potenzialità delle tecnologie VR.

Una delle sale per la registrazione della batteria, completamente circondata da specchi

Una delle sale per la registrazione della batteria, completamente circondata da specchi

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