Stop al Canone RAI 2023: ecco come fare per non pagarlo

Il Canone RAI verrà scorporato dalla bolletta della luce dal 2023, ma rimarrà come tassa. Eppure esiste un modo per non pagarlo.

Stop al Canone RAI 2023: ecco come fare per non pagarlo
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Massimo Reina
Pubblicato il 18 apr 2022

La nuova gestione del Canone della RAI con gli addebiti in bolletta verrà archiviata dal prossimo anno con non poche polemiche, ma la decisione è ormai stata presa: si tornerà probabilmente ai vecchi bollettini postali. Ma il suo pagamento resta comunque obbligatorio. Sono infatti esonerati dal pagamento del canone gli ultrasettantacinquenni con reddito non superiore a determinate soglie, i diplomatici e militari stranieri e coloro che non detengono un apparecchio televisivo.

Canone RAI 2023, come ottenere l’esenzione?

Chi avesse la necessità di certificare l’esenzione che va richiesta ogni anno, può farlo attraverso una semplice raccomandata. La necessità di inviare ogni anno il modulo di esenzione serve per stanare gli eventuali furbetti e per combattere l’evasione. Inviare una falsa autocertificazione, infatti, comporta rischi penali. Chi, dunque, preferisse inviare l’autocertificazione via raccomandata dovrà farlo allegando copia del documento di identità all’indirizzo Sat – c.p.22 Torino.

L’invio può essere fatto anche telematicamente dal sito dell’Agenzia delle entrate o attraverso un CAF. Il modulo può essere inviato anche via PEC all’indirizzo cp22.sat@postacertificata.rai.it. I documenti, in questo caso, andranno anche essere firmati digitalmente.

Se la domanda non viene presentata in tempo, ai contribuenti viene concessa un’esenzione parziale. La dichiarazione, infatti, può anche essere presentata tra il 1° febbraio e il 30 giugno, ma in questo caso verrà evitato l’obbligo di pagamento per il secondo semestre dello stesso anno. In altre parole, l’interessato dovrà pagare soltanto metà dell’importo, cioè 45 euro anziché 90 euro. La dichiarazione deve essere presentata:

  • dal 1° luglio al 31 gennaio dell’anno successivo per l’esonero del pagamento per l’intero anno successivo (per esempio, una dichiarazione presentata nel novembre del 2022 avrà effetto per tutto il 2023)
  • dal 1° febbraio al 30 giugno per l’ esonero dall’obbligo di pagamento per il secondo semestre dello stesso anno (per esempio, una dichiarazione presentata a maggio 2022 avrà effetto per il secondo semestre del 2023).

Esiste un modo per non pagarlo?

In sostanza, il pagamento del Canone è obbligatorio, a meno che, come visto, una persona non dimostri di non avere in casa nessun televisore in grado di ricevere il digitale terrestre tramite sintonizzatore TV. E qui si apre uno scenario particolare: in questo caso, infatti, è possibile guardare ugualmente i canali RAI, ma in streaming.

Esistono infatti delle app che permettono di vedere in diretta, tramite una buona connessione internet, diversi tra i più importanti canali del digitale terrestre.

E tutto legale: basta avere un monitor senza sintonizzatore TV e fruire della programmazione del digitale terrestre tramite internet. Così non si viola la legge, come spiegato indirettamente proprio sul sito della RAI dedicato: “solo apparecchi atti o adattabili a ricevere il segnale audio/video attraverso la piattaforma terrestre e/o satellitare sono assoggettabili a canone TV”, si può leggere in una nota esplicativa sull’argomento.

Ne consegue che di per sé i computer, se consentono la visione dei programmi televisivi via Internet e non attraverso la ricezione del segnale digitale terrestre o satellitare, ed i vecchi televisori analogici, non sono assoggettabili a canone (note Min. Sviluppo Economico del 22 febbraio 2012 e del 20 aprile 2016).

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