StartupBus: distruggere idee, costruire startup

Working Capital suggerisce ai partecipanti dello StartupBus di demolire le proprie stesse idee per poterne meglio individuare i punti deboli.
StartupBus: distruggere idee, costruire startup
Working Capital suggerisce ai partecipanti dello StartupBus di demolire le proprie stesse idee per poterne meglio individuare i punti deboli.

Chiedere se un’idea possa essere sufficiente per la creazione di una startup, ha lo stesso valore del chiedere se un passo sia sufficiente per la scalata di una montagna. E sebbene tale constatazione faccia parte dell’ovvio, l’appuntamento dello StartupBus al Working Capital di Bologna pone alcuni punti fissi nei progetti dei partecipanti all’iniziativa.

L’affondo è pesante: «è questa la fase in cui dovete distruggere la vostra idea […]. Dovete immaginare di essere nei panni di qualcuno che vuole distruggevi a tutti i costi. Siate spietati». Fabio e Federico Strollo hanno così posto innanzi alle startup in viaggio un ostacolo particolarmente ostico da affrontare, poiché i primi sostenitori dell’idea si trovano costretti ad oltrepassare la barricata per guardarsi dall’esterno e giudicare i propri stessi errori.

Gran parte delle startup muore prematuramente a causa di un peccato originale: l’assenza di studi approfonditi sul proprio target, sulle potenzialità reali e sul contesto nel quale il prodotto dovrà incontrare il consumatore. Onde evitare deleterio dispiego di tempo, risorse e denaro, Working Capital suggerisce quindi agli startupper di studiare a fondo non soltanto la propria idea, ma anche tutto quel mondo esterno nella quale sarà seminata.

Fattibilità, potenziali clienti e caratteristiche intrinseche del prodotto configurano i parametri da passare a giudizio onde giungere ad una validazione efficace del baccello di impresa in preparazione. Quel che suggerisce Working Capital alle startup, insomma, è quel senso di onestà e di metodo che già Pano Kroko indicava poche ore prima come direttrice fondamentale per la giusta crescita di un’idea verso la realizzazione e il successo.

L’incontro è proseguito inoltre suggerendo le metodologie con cui conoscere ed approfondire le caratteristiche del proprio target di riferimento. Il modo con cui si pongono le domande, infatti, può fare la differenza poiché occorre partire dal presupposto per cui bisogna arrivare alla realtà dei fatti anche aggirando quelle dinamiche che portano naturalmente le persone a mentire, nascondersi, esaltarsi o altro ancora.

Il Working Capital è l’ultima grande scossa alle idee in gara. I team che ancora non avevano sgrossato il proprio progetto si sono trovati a vederlo improvvisamente nudo e destrutturato, decompilato e riaggregato, modificato e riconfezionato. La tappa successiva è Milano, ove sarà consegnato il premio Ford Italia e dove i team si lanceranno definitivamente verso la finale di Vienna.

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