Startup al Salone: TwLetteratura

Il social reading di twitteratura protagonista all'area startup del Salone; la nuova piattaforma TwLetteratura per scrivere e riscrivere.
Startup al Salone: TwLetteratura
Il social reading di twitteratura protagonista all'area startup del Salone; la nuova piattaforma TwLetteratura per scrivere e riscrivere.

Quella idea di condensare “La luna e i falò” in 32 tweet, nata dalla passione e professione per la lettura di Edoardo Montenegro, Paolo Costa e Pierluigi Vaccaneo, è diventata una piattaforma proprietaria che sviluppa competenze nelle scuole, offre servizi per il turismo, incoraggia il pensiero laterale nelle aziende. L’ormai famosa twitteratura, quei tweet per riassumere i capolavori della letteratura, è una società che si è meritata l’area startup del Salone del Libro, come una delle 10 aziende più innovative di questo settore.

In tre anni TwLetteratura ha appreso una pratica fondamentale: per avvicinare le persone ai libri, soprattutto in riferimento alle fasce di utenti di minore età, bisogna cambiare completamente le modalità di comunicazione. La scuola, da questo punto di vista, ha gravemente fallito, ma si è anche mostrata interessata a progetti di questo tipo prendendo con la dovuta serietà quello che poteva sembrare un gioco. Chi infatti non ha storto il naso quando ha visto i primi rotolini di tweet, composti nello stesso formato degli scontrini fiscali? Eppure la community è sempre più forte, ed esiste ormai un metodo certificato. TwLetteratura lo presenterà anche al Salone del Libro, palcoscenico ideale per dare corpo all’idea e per portare nuova linfa ai progetti in essere.

Intervista a Pierluigi Vaccaneo

Una volta le scuole di retorica insegnavano sintesi e metafore: non è in fondo quel che serve anche su Twitter?

L’intuizione di fondo è proprio quella. Inoltre, ci ha mosso una intenzione di contrasto alla fuga di lettori in Italia, per la quale abbiamo provato un gioco in base al quale si legge e riassume un libro secondo un calendario condiviso e un hashtag. Questo metodo che abbiamo appunto inaugurato nel 2012 con Cesare Pavese, ha portato alla luce una voglia di partecipare straordinaria.

Il vostro metodo è rilasciato sotto licenza creative commons…

Certo, perché ci interessa tutto quanto si può fare col metodo, non esserne gelosi. Anche perché il metodo è applicabile in particolare in ambito didattico ed è costruito bottom-up, spesso dagli insegnanti al nostro sito. Abbiamo coinvolto 3.000 studenti di 120 classi e 60 scuole in tutta Italia che hanno letto, commentato e riscritto le opere di Collodi, Manzoni, Rodari e Saint-Exupéry.

Quest’anno il tema del Salone è un invito a nozze, la meraviglia dell’Italia e la Germania come paese ospite: che avete organizzato?

Ovviamente Goethe. Leggeremo e commenteremo insieme, durante la manifestazione, “Viaggio in Italia”, 700 pagine che raccontano il lungo percorso che tra il 3 settembre 1786 e il 18 giugno 1788 portò il poeta, scrittore e drammaturgo tedesco attraverso il fascino irresistibile del nostro paese. Oltre al gioco su Twitter terremo anche tre workshop.

Il 60% della popolazione non legge ma trascorre due ore al giorno di media sui dispositivi mobili: il matrimonio ha funzionato, ma ora?

Per noi Tw Letteratura non è un sostituto o peggio surrogato dei libri e della lettura. Promuoviamo un uso consapevole dei social e crediamo, dati alla mano, che con questo metodo si avvicinano le nuove generazioni alla lettura ragionata, alle cose fatte con calma, perché il gioco ti costringe a leggere un capitolo e a riassumerlo. Ora con la piattaforma browser-based, accessibile a tutti, iscrivendosi e in base alle diverse tipologie di utenti, si può partecipare a riscritture esistenti o creare le proprie.

È curioso come abbiate pensato anche all’impresa, allo storytelling come cura: come si svolge?

Siamo stati selezionati come startup innovativa dalla Fondazione Cariplo, dalla quale abbiamo ricevuto 1200 mila euro, per realizzare una piattaforma di social reading. L’obiettivo è trasversale: favorire l’interazione tra le persone attraverso questo metodo. Che sia un rapporto tra insegnanti, studenti e libri, oppure tra il responsabile delle risorse umane e l’azienda, non cambia.

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Book to the future

Sulla scia del successo del 2014, quando le aziende selezionate conquistarono il pubblico e gli addetti ai lavori, anche quest’anno uno spazio del Salone di Torino è interamente riservato a 10 startup che offrono servizi innovativi per la fruizione dei contenuti editoriali. Grazie all’iniziativa del Salone Internazionale, Lingotto Fiere e il il Centro per l’Innovazione di Intesa Sanpaolo, si è costruita un’area dell’innovazione dove, durante il periodo di svolgimento del Salone, le 10 startup parteciperanno ad attività laboratoriali, in cui viene richiesto di elaborare un format digitale creativo e innovativo a partire da determinati contenuti. Tra i format presentati, un’apposita giuria sceglierà quello che più si sarà distinto per applicabilità, fruibilità e creatività e la startup vincitrice potrà accedere al percorso di accelerazione di Intesa Sanpaolo.

Numerosi gli argomenti affrontati nell’ampio programma di incontri che si svolgono nella sala dell’area. Si parlerà di strategie social, come l’utilizzo di hashtag come strumento di engangement; al Salone sbarcheranno anche le tecnologie indossabili, l’avvento del digitale ha influenzato anche il mondo del fumetto, la graphic novel, il transmedia storytelling; si parlerà di accesso agli open data, di scrittori indipendenti e self-publishing, di Slow Journalism.

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