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Con l’ultimo decreto sul Lavoro, in via di conversione in legge, il governo Letta ha semplificato alcuni aspetti dei requisiti delle startup innovative. Il disegno di legge ha abrogato alcuni limiti anagrafici e societari del decreto Monti, ora anche gli over 35 possono costituire le società a un euro. Sono stati anche abbattuti alcuni vincoli societari e di spese di ricerca. Con l’accesso al fondo di garanzia, costituisce un pacchetto che colma le lacune della fase 1. Manca soltanto il regolamento sul crowdfunding.
Il consiglio dei ministri ha emanato il DL su Interventi urgenti per la promozione dell’occupazione, in particolare giovanile, della coesione sociale nonché in materia di Imposta sul valore aggiunto (
#Srl a 1 euro anche per #over35 e #startup semplificate http://t.co/5CByy0YEJt
— MIMIT (@mimit_gov) June 28, 2013
Com’è evidente queste semplificazioni vanno nella direzione di allargare le maglie dei requisiti per la registrazione di una startup presso il
L’accesso al fondo di garanzia
Questo passaggio è reso possibile dalla soluzione arrivata per una delle due grandi lacune che Stefano Firpo, funzionario del Ministero per lo Sviluppo economico, aveva individuato alla scorsa
Il decreto fissa in 2,5 milioni di euro l’importo massimo garantito per ogni startup o incubatore e assegna priorità nell’istruttoria.
Ricapitoliamo. Ultime news #ecosistemastartup: 1 Autocertif #incubatori 2 Accesso a #FondoGaranzia #PMI. Presto reg. #crowdfunding (#Consob)
— Mattia Corbetta (@CorbettaMattia) July 2, 2013
Cosa manca per completare la Fase 1
L’elenco delle buone notizie è ben riassunto da Mattia Corbetta, alla segreteria tecnica del MISE: l’
Non c’è una deadline precisa, stiamo aspettando anche noi con ansia che pubblichino il regolamento. Due settimane fa o poco più ci avevano rassicurato sull’imminente uscita, ma per ora non ci sono novità.
Perché è importante il crowdfunding
Il regolamento della Consob aprirà la strada delle startup al private equity, regolando i requisiti minimi delle piattaforme online che si incaricheranno di fornire finanziamento alle startup. La partita si gioca tutta sulla compliance, cioè sugli oneri previsti per chi opera sui mercati finanziari. La prima bozza del regolamento aveva fatto infuriare il MISE, che aveva chiesto delle modifiche che liberassero maggiormente questi operatori da carichi eccessivi di burocrazia e oneri in stile Sim (intermediazione mobiliare). Capire quanto il regolamento approvato sarà in grado di aprire il mercato alle startup dirà molto della Fase 2 dell’ecosistema.