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Si addensano nubi minacciose all’orizzonte per il comparto dell’Information Technology (IT). La crisi economica sempre più globale non risparmia alcun settore e potrebbe comportare una contrazione intorno al 4% della spesa nei servizi e nei prodotti tecnologici nel corso del 2009. Un declino sensibile che potrebbe portare a un progressivo rallentamento di un comparto solitamente molto attivo e dinamico.
Secondo gli analisti di
La flessione dovrebbe essere, invece, meno significativa per la branca dell’IT strettamente legata al software. Gartner prevede, infatti, un aumento della spesa pari allo 0,3% che si dovrebbe tradurre in 222,6 miliardi di dollari rispetto ai 221,9 miliardi del 2008. Infine, sono previsite sensibili riduzioni per i servizi dell’IT e l’area telecomunicazioni con perdite rispettivamente pari a -1,7% e -2,9%.
Gli analisti di Gartner sottolineano come i provvedimenti adottati dai principali paesi per ridare slancio all’economia potranno difficilmente modificare gli attuali trend nel breve periodo, rivelandosi utili solamente nel lungo periodo. La riduzione della spesa per l’IT comporterà dunque un rallentamento nella sostituzione dei prodotti e condizionerà sensibilmente le performance delle aziende sui nuovi mercati. Gli effetti dei ridotti volumi di vendite potrebbero farsi sentire maggiormente nei mercati emergenti, mentre la mancata sostituzione dei prodotti dovrebbe interessare i mercati più maturi. La necessità di attuare tagli e risparmiare risorse spingerà consumatori e aziende verso le soluzioni a basso costo e un prolungato utilizzo dei medesimi dispositivi, possibilmente con contratti estesi per rimandare l’acquisto di nuove strumentazioni.
Infine, gli esperti di Gartner regalano una nota di velato ottimismo: la flessione della spesa per l’IT non dovrebbe superare il -3,8% finora previsto. Le risorse dell’Information Technology sono essenziali per la gestione di buona parte delle aziende e costituiscono dunque un bene irrinunciabile. Anche in assenza di investimenti per nuove infrastrutture, la manutenzione delle attuali risorse dovrebbe consentire al settore di mantenere una certa fluidità, utile per fronteggiare i tempi difficili della crisi.