Il
Quello che probabilmente frena la diffusione e l’appetibilità dei televisori 3D è l’assenza di uno standard unico, che semplifichi la portabilità degli accessori: sappiamo che, almeno ufficialmente, ogni brand produce i propri occhialini, che non funzionano con televisori di altre marche.
In questi giorni potrebbe essere stato fatto un primo passo per superare questo ostacolo: pare, infatti, che il recente
In questi casi, il condizionale è d’obbligo: le due aziende, infatti, non lasciano trapelare nulla in merito e Sony descrive l’incontro come uno dei periodici e tradizionali appuntamenti con un partner nel campo degli schermi piatti. Gli analisti sono però convinti che questo potrebbe essere il primo vero passo verso la definizione di uno standard comune nella tecnologia 3D.
Se queste supposizioni si rivelassero veritiere e si concretizzassero in breve tempo, ci sarebbero tutte le premesse per una definitiva affermazione e diffusione dei modelli 3D, non trovate?