
Sondaggi a portata di mano, su tablet e smarphone, anche quando sui mezzi di informazione non se ne può parlare. SWG, la nota società di ricerche triestina, ha deciso di far coincidere questa campagna elettorale – forse una delle più importanti degli ultimi anni – con una innovazione: PoliticAPP, un’idea che rivoluziona lo scenario italiano di questo genere di comunicazione. Si tratta di una applicazione disponibile sull’
e su
che fornirà dati aggiornati anche nei 15 giorni di silenzio dei sondaggi in televisione e sui giornali.
La
mostra sempre più i suoi limiti: nata nell’era della televisione e del conflitto di interessi, oggi non può fermare la tecnologia legata ai social media e alla mobilità. E l’ammissione è proprio dell’Autorità Garante della Comunicazione, che ha dato l’ok a questo strumento sostenendo che le piattaforme per smartphone non sono da considerare mezzi di comunicazione di massa, andando in direzione contraria rispetto alla
che equipara un social network a un organo di informazione.
Così, da oggi, con 9,99 euro, ogni cittadino con uno smartphone o un tablet potrà continuare a monitorare, in modo diretto, gli sviluppi e gli esiti della campagna elettorale per le elezioni regionali e nazionali che si svolgeranno il 24 e 25 febbraio. E se un cittadino, poi, vorrà condividere questi dati sui suoi social network, a quel punto un dato teoricamente oscurato dalla par condicio diventerà pubblico.
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L’informazione online aveva già caratterizzato i sondaggi post elettorali cambiando completamente il concetto di exit-poll. Ancora non si era lavorato su quelli pre-elettorali. Dal 1° al 26 febbraio PoliticAPP – progetto realizzato in sole due settimane – fornirà quotidianamente i dati e gli aggiornamenti dei risultati delle rilevazioni demoscopiche per ciascuna delle cinque sezioni in cui è articolata: orientamento dell’opinione pubblica rispetto al “fatto del giorno”; intenzioni di voto riferite a Camera, Senato e singole regioni; orientamenti degli italiani sull’agenda politica nazionale; fiducia e appeal di candidati e partiti in base a parametri di attualità e costume, e infine una sintesi in quattro numeri chiave dell’orientamento dell’opinione pubblica sui principali temi socioeconomici del paese.
Roberto Weber, Fondatore e Presidente di SWG, così commenta l’applicazione che permette ai sondaggisti di arrivare a ridosso del voto:
Per l’opinione pubblica, per i giornalisti, certamente anche per i principali attori dell’agone politico, i sondaggi, e quelli sulle intenzioni di voto, credo rappresentino una risposta ad una domanda molto antica, che è quella di conoscere il futuro, di entrare nel tempo che verrà. In realtà, in questo mestiere molto difficile, rappresentato dalla tecnica e dalla metodologia del sondaggio, noi abbiamo appreso che non c’è possibilità di andare oltre il presente. Nella migliore delle ipotesi abbiamo un nuovo fotogramma, nella peggiore un’immagine sfocata. E tuttavia è vero che fotogramma dopo fotogramma, via via che ci avviciniamo all’esito delle elezioni, un alito di futuro riusciamo a coglierlo.